Questo spirito, che è ampiamente percepibile sui numerosi "ring" di segatura della Festa, è fondamentalmente radicato nella Confederazione e continuerà ad esserlo anche in futuro, ha affermato convinta la Leuthard, esprimendosi davanti a circa 40'000 spettatori.
La recente crisi finanziaria ed economica ha dimostrato che la Svizzera è ben allenata a superare situazioni di stress, a reagire con rapidità e anche ad adattarsi velocemente alle novità.
"I lottatori si prendono cura anche di una meravigliosa tradizione piena di forza simbolica", ha aggiunto la presidente: lo sport risveglia immagini ed emozioni e mantiene quindi viva la tradizione elvetica. Ciò è importantissimo, ora che la globalizzazione tende piuttosto nella direzione dell'estraniamento.
In quest'ottica la Festa federale di lotta svizzera non ha lesinato tradizioni e simboli: le gare sono state accompagnate da un contorno di musica folcloristica, jodel, partite di hornussen (sport di squadra praticato soprattutto nei cantoni di Berna, Soletta e Argovia), sbandieratori e lancio della "pietra di Unspunnen" (un grosso sasso di 83,5 chili).
Oggi pomeriggio la manifestazione raggiungerà l'apice con la finale di lotta, al termine della quale verrà incoronato il re della disciplina.