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LOSANNATF: farsi eleggere come PPD e passare all'UDC non è illegale

17.12.08 - 14:14
TF: farsi eleggere come PPD e passare all'UDC non è illegale
LOSANNA - Farsi eleggere sulla lista di un partito per poi passare armi e bagagli a un'altra formazione politica è magari moralmente discutibile, ma non illegale: lo ha stabilito il Tribunale federale, mettendo oggi la parola fine alla vertenza che concerneva una deputata sangallese eletta come PPD e trasferitasi poi nelle file dell'UDC.

Nelle elezioni cantonali dello scorso marzo la 40enne Barbara Keller era giunta prima nel suo circondario grazie ai voti preferenziali provenienti da altre liste e alla notorietà scaturita dal suo lavoro parlamentare: sedeva infatti nel legislativo dal 2000. Sentendosi poco compresa dal suo partito - cui rimproverava il mancato sostegno ai suoi atti parlamentari e un modo di procedere non in linea con i valori cristiani a cui fa riferimento - all'inizio di maggio aveva chiesto e ottenuto asilo presso l'UDC.

I vertici cantonali del PPD le avevano quindi chiesto di rimettere il mandato: a loro avviso Keller aveva infatti ingannato gli elettori. Dopo il rifiuto opposto dall'interessata, era intervenuto il Consiglio di stato, che aveva invitato il Gran consiglio a verificare la validità dell'elezione: questo si era espresso in giugno, quando una maggioranza composta da UDC, parte del PLR e singoli deputati di altri partiti aveva stabilito che tutto si era svolto in modo regolare, ribaltando così il parere della sua commissione giuridica.

Contro questa decisione cinque membri del PPD avevano presentato ricorso a Losanna, ma la prima camera di diritto pubblico ha oggi respinto l'esposto con quattro voti contro uno. I giudici si sono trovati d'accordo nel ritenere che il comportamento di Keller susciti un certo disagio, appaia poco leale e sia sospetto dal punto di vista morale. I suoi elettori possono magari provare delusione e la credibilità politica è intaccata.

Dal profilo legale però l'azione da "voltamarsina" non viola i diritti politici degli elettori garantiti dalla costituzione, ha ritenuto la maggioranza della corte. Nel sistema parlamentare svizzero vige infatti il principio della rappresentanza senza istruzione: per sanzionare con la revoca del mandato il passaggio di un deputato da un partito all'altro sarebbe necessario una disposizione esplicita nel diritto cantonale.

Barbara Keller era presente all'udienza a Losanna: dopo la sentenza ha espresso all'ATS la sua soddisfazione, ribadendo di avere la coscienza completamente a posto: "altrimenti mi sarei ritirata", ha aggiunto. Secondo uno dei ricorrenti, Jörg Frei, al TF è invece mancato il coraggio per una decisione di ampia portata: l'interessato ha comunque ammesso che le motivazioni addotte dalla corte si possono comprendere.



ATS
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