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GINEVRA - Alcune centinaia di persone hanno inscenato una nuova manifestazione in serata a Ginevra, in seguito all'evacuazione a sorpresa, questa mattina, dell'edificio "La Torre", occupato da squatter. Alcuni gruppetti di dimostranti hanno acceso falò con pneumatici, cartoni e giornali, bloccando così la circolazione di due strade molto trafficate. Pompieri e poliziotti sono intervenuti per ristabilire l'ordine.
Già in tarda mattinata c'erano state manifestazioni di protesta che avevano intralciato la circolazione stradale, ma senza disordini di rilievo. I contestatori sostengono che lo sgombero è illegale, poiché eseguito senza preavviso.
Il procuratore generale di Ginevra Daniel Zappelli, che ha dato l'ordine di evacuazione, ha replicato che non è necessaria alcuna sentenza per far sgomberare gli squatter. "Il proprietario ha sporto denuncia penale e il ruolo del procuratore generale è di darvi seguito", ha detto il magistrato all'ATS. Gli squatter erano stati avvertiti dell'esistenza della querela e invitati a presentarsi per declinare la loro identità, ma solo pochi lo avevano fatto. Gli undici occupanti trovati sul posto al momento dell'intervento odierno degli agenti e condotti temporaneamente al posto di polizia per controlli d'identità, saranno perseguiti per violazione di domicilio, ha precisato.
Subito dopo lo sgombero, intorno allo stabile sono state installate barriere per impedire il ritorno degli squatter. "L'immobile sarà svuotato e i lavori di rinnovo inizieranno subito", ha indicato all'ATS il portavoce della polizia ginevrina Patrick Pulh. Nel pomeriggio, una decina di persone sono riuscite ugualmente a introdursi nell'edificio passando dal tetto dell'immobile vicino, pure occupato. Gli "invasori" sono rapidamente stati individuati e fermati dalla polizia.
