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BERNA - Telefono Amico registra sempre più appelli per problemi interni alla famiglia o alla coppia: nel 2005 questo genere di richieste di aiuto (al numero 143 o sul sito www.143.ch) ha rappresentato il 17% delle 210mila chiamate. E' quanto emerso oggi a Berna nella conferenza stampa di questa istituzione di prima accoglienza per tutte le persone in difficoltà o che stanno attraversando un momento di crisi, indipendentemente da età, appartenenza culturale o religiosa.
L'indifferenza del partner, l'onere dell'educazione dei figli, l'incomprensione dei genitori o gli abusi sessuali all'interno della famiglia rappresentano gli esempi di chiamate citati dall'associazione. Chi telefona sa di poter trovare 24 ore su 24 una voce amica disposta ad ascoltare.
Al di fuori dell'ambito famigliare, i problemi più spesso sollevati da chi si rivolge al 143 riguardano la salute fisica o psichica, i rapporti sociali, il lavoro, la sicurezza materiale. Il 2% delle chiamate concerne individui che si sentono preda di mania di suicidio, il 10% per motivi di solitudine.
L´Associazione del Telefono Amico è formata da 13 sedi indipendenti locali e regionali che insieme costituiscono l´associazione nazionale. Vi operano 630 collaboratori volontari, cui se ne aggiungiungono 41 che percepiscono un salario, per un totale di 24 posti a tempo pieno. Lo scorso anno l'associazione, che è aconfessionale oltre che culturalmente e politicamente neutrale, ha registrato una perdita di quasi 83mila franchi per un totale di spese di 595mila franchi.
Nel 2005 le chiamate sono state 208 904, pari a 572 al giorno. In quasi i 2/3 dei casi a telefonare sono state le donne.
