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BRUXELLES/LONDRA - A fine marzo 356 cittadini svizzeri erano colpiti da un divieto d'ingresso nello spazio di Schengen, secondo un documento del Comitato misto Schengen pubblicato questa sera dall'organizzazione in difesa dei diritti civili Statewatch. Berna ha reagito senza ottenere nulla.
Il divieto di ingresso per i cittadini svizzeri è legittimo. L'accordo bilaterale su Schengen con l'Unione europea non è infatti ancora entrato in vigore e neppure è stato ratificato. Ciò nonostante, le autorità elvetiche sono intervenute in vari modi, ha indicato all'ats Hanspeter Mock, portavoce della missione elvetica a Bruxelles. Ma la Svizzera rimane uno "stato terzo" e non può vantare alcun diritto al riguardo.
Mock ha detto di ignorare il motivo per il quale i 356 svizzeri sono registrati nel Sistema di Informazione di Schengen (SIS). Nel suo rapporto, Statewatch sostiene che molti di loro potrebbero figurare nel SIS per aver partecipato a manifestazioni contro il Forum economico mondiale (WEF) di Davos. L'organizzazione non fornisce tuttavia prove a sostegno dell'affermazione.
