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SvizzeraEutanasia: Exit Suisse romande e Dignitas reagiscono positivamente

06.02.06 - 17:20
Eutanasia: Exit Suisse romande e Dignitas reagiscono positivamente

BERNA - Il presidente della sezione romanda di Exit - organizzazione di assistenza al suicidio -, Jérôme Sobel, vede di buon occhio la volontà dell'Ufficio federale di giustizia (UFG) di non legiferare a livello nazionale sull'eutanasia. Non ve n'è alcuna necessità, rileva anche l'associazione svizzerotedesca di "accompagnamento alla morte" Dignitas.

"Per ora si tratta della decisione migliore", ha indicato Sobel all'ATS. È una "soluzione saggia", che lascia ai medici il margine di manovra necessario. Affidarsi alle direttive dell'Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM) evita una "gogna legislativa". Il medico vodese vorrebbe tuttavia che "l'assistenza all'autoliberazione" venisse più spesso evocata apertamente, in particolare nell'ambito delle cure palliative.

Quanto a un eventuale turismo dell'assistenza al suicidio, Sobel ricorda che contrariamente a Dignitas, Exit Suisse romande si occupa soltanto di pazienti residenti in Svizzera. Ma "Dignitas ha avuto il grande merito di obbligare i governi dei paesi vicini a riflettere sulla questione", rileva il medico vodese.

Il segretario generale di Dignitas, Ludwig Minelli, ritiene "molto ragionevole" l'atteggiamento dell'UFG. Secondo lui, la necessità di legiferare in materia non è mai stata dimostrata".

ATS
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