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BERNA - La tratta di esseri umani, in particolare di bambini, dovrebbe in futuro essere repressa con maggiore rigore. Il Consiglio nazionale ha completato oggi il Codice penale e due altre leggi nell'intento di garantire il rispetto di una convenzione dell'ONU.
Con 158 voti senza opposizione, il Nazionale ha così autorizzato il Consiglio federale a ratificate uno dei protocolli alla Convenzione contro la criminalità transnazionale, reprimendo la tratta delle persone e il traffico illecito di emigranti. Se il Consiglio degli Stati farà altrettanto, la Svizzerà potrà punire la tratta di esseri umani in quanto tale e non soltanto i fenomeni connessi, ha precisato la consigliera federale Micheline Calmy-Rey.
"L'essere umano è la terza merce più venduta al mondo, dietro le armi e la droga", ha affrmato Anne-Catherine Menétrey (Verdi/VD) a nome della commissione. Secondo varie organizzazioni, un milione di bambini al mondo sono oggetto di questo sordido commercio e molti sono vittime di abusi sessuali.
Il Codice penale non reprimerà soltanto la tratta d'esseri umani a scopo sessuale, ma anche i casi in cui si è in presenza di sfruttamento lavorativo o di espianto di organi. Saranno condannati a pene carcerarie o di reclusione coloro che avranno reclutato, offerto, acquisito o funto da intermediario a simile traffico.
Se la vittima è minorenne, la pena sarà necessariamente la reclusione. In tutti i casi sarà accompagnata da una multa. La legge svizzera permetterà anche di punire l'autore di un'infrazione commessa all'estero.
