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FRANCIAUn amico di famiglia: "Schumacher è fuori pericolo"

04.01.14 - 11:15
Philippe Streiff ha rilasciato questa dichiarazione al Telegraph dopo aver parlato col professor Saillant
Keystone
Un amico di famiglia: "Schumacher è fuori pericolo"
Philippe Streiff ha rilasciato questa dichiarazione al Telegraph dopo aver parlato col professor Saillant
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GRENOBLE (Francia) - Si accavallano le voci, le false notizie, quelle ufficiose. Le fonti ufficiali a dire il vero mancano da un po'. Michael Schumacher ha compiuto ieri 45 anni e oggi il Telegraph esce con una dichiarazione di un amico del pilota, Philippe Streiff, anch'egli ex pilota che sembra tranquillizzare tutti: "Non sono un dottore ma ho parlato con Saillant, dice che Michael è fuori pericolo oramai anche se le sue condizioni restano critiche". Il professor Saillant, è giusto ricordarlo, è un esperto di lesioni cerebrali e spinali, che ha supervisionato le cure mediche dello stesso Schumi dopo l'incidente subito a Silverstone nel 1999: il medico è stato immediatamente convocato domenica dopo il tremendo schianto sulle nevi di Méribel.

Sul fronte dell'incidente si attendono sviluppi sull'acquisizione da parte degli investigatori del famigerato filmato delle telecamera che pare Schumi avesse sul casco al momento del tragico incidente. Anche qui le notizie sono molto frammentarie. Secondo il Bfm-Tv la telecamera sarebbe stata consegnata dalla famiglia che in un primo momento aveva rifiutato di farlo per motivi di privacy. Telecamera che era stata cercata inizialmente tra la neve sul luogo del sinistro con l'uso dei metal detector. Riguardo le immagini qualcuno sostiene che siano in possesso anche di alcuni media tedeschi mentre pare che un hacker si sia divertito a mettere in rete un finto filmato sull'incidente che in realtà nasconde all'interno del link un virus-trojan.

Si è appreso inoltre che il giudice nella serata di venerdì avrebbe interrogato Mick Schumacher, il figlio 14enne del campione di Kerpen insieme a un amico in quanto vicini nel momento in cui è avvenuto l’incidente.

Il tutto in attesa che qualcuno, dopo diversi giorni, torni a parlare in maniera ufficiale per evitare proprio che si cada nella caccia alla notizia a tutti i costi. La rete è già piena, da quel maledetto 29 dicembre, di tweet, profili Facebook, post che raccolgono messaggi di cordoglio di Schumacher. Il peggio del web è anche questo. (itm)

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