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FORMULA 1"Speriamo di non ritrovarci a guardare gare endurance al posto della F1"

22.11.13 - 07:12
Massimo Costa direttore responsabile di italiaracing.net ha analizzato alcuni aspetti del presente e del futuro del Circus con un occhio particolare verso la Sauber
Keystone/Epa
"Speriamo di non ritrovarci a guardare gare endurance al posto della F1"
Massimo Costa direttore responsabile di italiaracing.net ha analizzato alcuni aspetti del presente e del futuro del Circus con un occhio particolare verso la Sauber
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Con il GP del Brasile, ultimo impegno di questo campionato, si chiude un’era importante della F1, lasciando spazio a nuovi regolamenti e nuove sfide tecniche. Abbiamo parlato con Massimo Costa, direttore responsabile di italiaracing.net, con un occhio particolare alla Sauber.

Costa, il cambiamento della struttura degli pneumatici durante la stagione ha influito sui valori in campo?

“Ritengo di no, la Force India si è lamentata dicendo che la Sauber ha avuto vantaggi dalle nuove gomme Pirelli, ma queste sono cambiate dopo Silverstone, mentre i buoni risultati della scuderia svizzera sono arrivati solo negli ultimi Gp. Diciamo che sembrano le solite scuse, in realtà la Sauber è migliorata nonostante le difficoltà economiche grazie ad alcune modifiche e sviluppi. La Force India invece ha bloccato i miglioramenti, questo è il motivo dei suoi passi indietro. Il cambiamento degli pneumatici è stato richiesto dagli stessi team, insieme a piloti e federazione dopo gli incidenti di Silverstone”.

La Pirelli è più vittima o carnefice di questa stagione?

“Su richiesta della federazione la Pirelli si è trovata a dover fare  delle gomme particolari, che dessero "pepe" ai Gp, devono essere usate saggiamente dai piloti per evitare improvvisi crolli di prestazione. In questo la Red Bull ha indovinato un bilanciamento perfetto e quindi Vettel sembra viaggiare su una rotaia. Le gomme hanno creato scompiglio anche divertente nei Gp, in cui si vedono tante lotte e sorpassi. La Pirelli in questo senso ha fatto il suo lavoro, ritengo sia vittima della situazione attuale della F1, dove è vietato effettuare test con le attuali monoposto. I team si sono adattati con i simulatori spendendo molti soldi che avrebbero potuto invece investire nei test”.

Cosa pensi della Sauber, dei suoi problemi, di Sirotkin e degli investimenti russi?

“Si è trovata in condizioni economiche molto difficili, in cui piloti e fornitori non venivano pagati. Sembra che la cordata sia stata voluta da Putin per portare un pilota russo al gran premio di casa a Sochi il prossimo anno. Sergey Sirotkin lo conosco, anche se è giovanissimo ha già una discreta esperienza: Worldseries Renault, F3, Auto Gp, Fomula Abarth quindi sulle spalle ha già 3-4 anni di monoposto. Certo, è prematuro il suo salto in F1, ma non è così scandaloso come alcuni vogliono farci credere”.

Quindi la ritrovata competitività della Sauber nelle ultime gare non c'entra niente con i soldi dei russi?

“No”.

Come vedi il campionato nei prossimi anni?

“Sulla carta i team di vertice dovrebbero restare quelli di ora, non credo che una Sauber possa andare a lottare per il Mondiale perché poi conta sempre il budget. Può anche costruire una macchina eccezionale, ma nel corso di 20 gare va sviluppata e se non ci sono i milioni dei top team farà fatica a mantenersi su certi livelli. A giocarsi il titolo saranno i soliti, ma non è detto che sarà la RedBull a essere la più forte”.

Cosa ci dobbiamo aspettare?

“Sarà un campionato difficile anche dal punto di vista delle strategie a causa del limite di utilizzo della benzina, i serbatoi saranno più piccoli e bisognerà controllare i consumi del carburante oltre che quello delle gomme. Speriamo che i motoristi trovino la giusta soluzione, altrimenti vedremo delle macchine che parcheggiano a bordo pista senza più carburante, questo sarebbe brutto per la F1. Forse torneremo a chiamarla Formula consumo! A metà degli anni 80, quando c'erano i motori turbo, capitavano già questa cose: si consuma molto e i serbatoi erano piccoli, i piloti dovevano stare molto attenti. Speriamo che non sarà così altrimenti ci ritroveremo a guardare gare endurance al posto della F1”.

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