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MOTOMONDIALERossi si confessa: "Sono il più vecchio ma mi piace andare forte"

16.07.13 - 11:28
"La mia vita? Normalissima". Il Dottore ha offerto uno spaccato della sua quotidianità a Tavullia
Keystone/Hendrik Schmidt
Rossi si confessa: "Sono il più vecchio ma mi piace andare forte"
"La mia vita? Normalissima". Il Dottore ha offerto uno spaccato della sua quotidianità a Tavullia
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TAVULLIA (Italia) - Dieci minuti di confessione a cuore aperto. Ha scelto il suo sito ufficiale www.valentinorossi.com il pilota di Tavullia per raccontarsi e fare un bilancio a pochi giorni dal Gp di Laguna Seca, dove spera di recuperare terreno dopo aver raccolto il minimo sindacale in Germania con un terzo posto che sa di sconfitta vista l’assenza di Pedrosa e Lorenzo.

Un’intervista in cui Valentino Rossi ha toccato diversi temi, dal suo ritorno in Yamaha (“Quando l’anno scorso ho firmato per Yamaha - e ho quindi saputo che avrei guidato ancora la M1 - ero curioso anch’io di vedere come potevo andare, dove sarei arrivato. Sapevo che sarei stato più competitivo, ma non sapevo quanto”) alle generazioni a confronto in questo Mondiale:  “Secondo me ci sono tre generazioni: la mia, cioè io, che sono il più vecchio e sono della generazione di Capirossi, Gibernau, Biaggi; poi quella di Lorenzo, Pedrosa e Stoner, che hanno più o meno la stessa età, e poi adesso quella di Marquez, che è di 3-4-5 anni più giovane. Adesso è più difficile perché c’è molta più professionalità, i piloti sono più preparati di 15 anni fa, sono più atleti e si allenano di più”.

Tanti anni di successi non gli hanno tolto le motivazioni:  “Questa è la mia più grande passione, è quello che mi piace fare, non vorrei essere in nessun altro posto. Mi piace soprattutto guidare la moto, stare in pista, ma anche tutto il resto: lavorare con la mia squadra, cercare di migliorare, la vita da paddock, andare in giro per il mondo… mi piace e mi è sempre piaciuto. Si dice che è difficile trovare le motivazioni dopo una bella carriera dove hai vinto tanto, ma la mia motivazione è cercare di andare più forte, ed è già quello un divertimento”.

Fuori dalle piste la sua vita la definisce “normale”: “Quando sono a casa ho una vita abbastanza normale, a parte il fatto di essere famoso e quindi essere riconosciuto da tutte le parti. Questo ha tanti vantaggi, perché comunque la gente ti vuole bene e hai un sacco di porte aperte, però ci sono anche degli svantaggi, perché anche quando vai in giro normalmente, è sempre quasi un lavoro perché è molto difficile stare da solo: c’è sempre qualcuno che ti riconosce. Ma a Tavullia riesco a fare una vita quasi normale: la gente è ormai abituata a vedermi in giro”. E proprio a Tavullia ama rifugiarsi nel suo MotoRanch: “Da qualche anno abbiamo la nostra pista privata, il Ranch, dove ho organizzato una pista con quello che ci serve per gli allenamenti, ed è bellissima”. (ITM/red)

 

 

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