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IL SORPASSO A… QUATTRO RUOTEMax-Mania… e arriva l’ondata arancione

07.07.21 - 16:00
Papà Jos riuscì solo… quasi a bruciare nei box: Verstappen primo pilotone oranje
Imago
Max-Mania… e arriva l’ondata arancione
Papà Jos riuscì solo… quasi a bruciare nei box: Verstappen primo pilotone oranje
Niente record di precocità, ma un posto vicino a Cruijff, Rembrandt, Van Gogh, Vermer e Hieronymus Bosch è possibile.
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AMSTERDAM - Dal nostro corrispondente, Umberto Zappelloni.

L’Olanda non era mai stata famosa per i suoi piloti. Ci ha riempito di tulipani, incantato con Johan Cruijff e i suoi fratelli, affascinato con i suoi pittori, invasi con le sue biciclette, ma prima che venisse al mondo Max Verstappen il 30 settembre 1997 non era riuscita a lasciare il segno in Formula 1.

Il papà di Max ha corso 107 gran premi, rischiando pure di bruciare ai box della Benetton, ma al massimo si è portato a casa due terzi posti. Adesso sta scoppiando la Verstappen-Mania o ancora meglio la Max Mania. Le tribune degli autodromi si colorano di arancione, migliaia di tifosi con la scritta “Max we are back”, stanno invadendo l’Europa. Non si ricordano piloti che muovessero così tanta gente. Solo Valentino Rossi quando ha iniziato a vincere mondiali a ripetizione. Max sta cominciando a vincere adesso, ma l’esercito arancione è già in marcia da tempo. Sarà perché gli olandesi avevano bisogno di un idolo sportivo. Sarà perché Max sta conquistando tifosi anche all’estero. Rappresenta l’assalto al potere, la nuova generazione che avanza ed è molto più simpatico di Greta pur non essendo un mostro di empatia. Max oggi ha 32 punti di vantaggio su Hamilton e ha davvero in mano il servizio con cui mettere all’angolo l’avversario. Se la Red Bull resterà “irreale”, come l’ha definita lui, anche a Silverstone e Max andrà a vincere a casa Hamilton allora il mondiale più combattuto degli ultimi anni potrebbe trasformarsi in una lunga recita noiosa con Verstappen in fuga imprendibile per tutti. Max sta guidando in paradiso. Non lo avevamo mai visto così negli anni scorsi. Oggi ha imparato a non sbagliare, a non farsi prendere da quella voglia del “tutto e subito” che è una caratteristica della sua generazione. Ha imparato ad aver pazienza, ma anche a essere spietato. In queste ultime settimane ci ha fatto vedere come si vince con la strategia e l’astuzia e come si vince di forza andando in testa dal primo all’ultimo giro. Ha messo in mostra tutto il campionario necessario a un pilota per diventare campione del mondo. Ormai i record di precocità di Sebastian Vettel (campione a 23 anni e 4 mesi proprio con la Red Bull) e di Lewis Hamilton (campione a 23 anni e 9 mesi con la McLaren) non li può più battere. Il 30 settembre ne compirà 24 ed è difficile possa vincere il mondiale prima. Però essere l’uomo che può spezzare un dominio ha un sapore speciale. E adesso ha una macchina che può farlo volare. È incredibile come in una stagione che avrebbe dovuto essere di transizione, Red Bull e Honda siano riuscite a mettere in crisi la Mercedes e Hamilton. L’Olanda presto dovrà trovare un posto a Max accanto a Cruijff, Rembrandt, Van Gogh, Vermer e Hieronymus Bosch.

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COMMENTI
 

F/A-19 2 anni fa su tio
Beh, in effetti anche perché guida una formula uno con il migliore pacchetto motore, telaio ed aerodinamica. Sopratutto Honda è riuscita a recuperare ed ora sorpassare le power unit Mercedes, non parliamo poi del progettista che rimane attualmente ai vertici. La voglia poi di vincere di un bravissimo giovane pilota poi fa il resto. Gli auguro naturalmente di portarsi a casa il titolo mondiale.

gigipippa 2 anni fa su tio
Ma non era mica il Leclerc il predestinato ?

seo56 2 anni fa su tio
Risposta a gigipippa
😂😂😂😂😂…

Aka05 2 anni fa su tio
Risposta a gigipippa
No prima era questo….
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