Domenica 2 maggio si torna nel "luogo del delitto", nell'amarissima Jerez de la Frontera
JEREZ - dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova
«La gente si aspetta chissà cosa, ma se Marc finisce a ridosso dei primi dieci sarà già un grandissimo risultato».
Carlos Garcia, il fisioterapista di Marc Marquez, uno dei pochi che hanno vissuto da vicino il calvario dell’otto volte iridato della Honda, non si faceva troppe illusioni alla vigilia dal GP del Portogallo. Anche lui, che in questi mesi ha rinunciato alla propria vita per stare accanto al fenomeno di Cervera, lavorando intensamente sia sul piano fisico sia su quello mentale, è rimasto sorpreso dallo straordinario settimo posto finale. E per tutti, abituati all’immagine del pilota vincente capace di nascondere le emozioni più intime, alla fine sono state quasi un sollievo quelle lacrime che, al ritorno al box, Marc non è riuscito a trattenere. In quegli istanti, anche l’extraterrestre della MotoGP ha dimostrato di essere umano come tutti noi.
Nove mesi, il tempo di creare una nuova vita, un’infinità senza fine per chi è abituato a correre più veloce di tutti e di tutto. In questi nove mesi, dei quali sono trapelate solo alcune istantanee, solo Marc e il suo gruppo più intimo - da papà Julià a mamma Roser e il fratello Alex, dal manager Emilio Alzamora a Garcia, così come a Santi Hernandez, il capotecnico che è come un fratello maggiore - sanno davvero quante e quanto impervie siano state le montagne russe affrontate. Il capolavoro del ritorno - da un grande sesto posto in qualifica a una ancor più grandiosa gara, nella quale, pur trovandosi spaesato, nelle prime battute non ha rinunciato a darle e prenderle - alla fine è solo la punta dell’iceberg, la prima avvisaglia di quello che Marquez è e, soprattutto, sarà in grado di fare. A Jerez, dove si corre la prossima settimana, il “luogo del delitto” della caduta di un anno fa, probabilmente Marc faticherà ancora, ma poi… Il Mondiale è appena partito, ma Joan Mir e soci sanno già che a breve dovranno fare i conti con Marc. Buon divertimento.