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MOTOGPZero polemiche, Valentino Rossi tra rispetto e ritiro

06.02.20 - 16:21
Il campione italiano ha presentato la nuova stagione: «Continuo? Decido in estate. Logica la scelta di puntare su Viñales e Quartararo»
keystone-sda.ch / STR (SEPANG INTERNATIONAL CIRCUIT HAN)
Zero polemiche, Valentino Rossi tra rispetto e ritiro
Il campione italiano ha presentato la nuova stagione: «Continuo? Decido in estate. Logica la scelta di puntare su Viñales e Quartararo»
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SEPANG (Malesia) - Niente guerra interna, frecciatine o musi lunghi: piuttosto che sulla data di scadenza di Valentino Rossi, in Yamaha stanno concentrandosi su come completare al meglio la stagione che sta per cominciare. Il primo a non pensare che il prossimo potrebbe essere l'ultimo anno (di carriera) è proprio il pilota pesarese, che alla presentazione della nuova moto si è mostrato sereno e determinato.

«Ho chiesto alla Yamaha di attendere una mia decisione - ha raccontato il 41enne campione - e sapevo che questo avrebbe potuto avere conseguenze. La mia non sarà comunque una scelta difficile: se non sarò competitivo non continuerò. Si può rimanere in sella solo se si hanno grandi motivazioni e queste arrivano solo con i risultati. In estate, comunque, avrò le idee chiare riguardo al mio futuro. La mia presa di tempo non è arrivata per l'età anagrafica, quanto piuttosto per i numeri. Nella seconda parte dell’anno scorso ho sofferto molto e mi è pesato. Non è semplice affrontare tutto al meglio - la palestra, gli eventi, le conferenze stampa - se non arrivano i risultati. Meglio fermarsi in quel caso. Comunque sono padrone del mio destino».

La Yamaha non ha quindi colto la palla al balzo?
«Sono stati logici, non mi hanno certo mancato di rispetto. A fare la differenza sono sempre i risultati. E quelli centrati da Viñales e Quartararo hanno cambiato le cose. Sarebbe stato irrispettoso se la casa giapponese mi avesse appiedato, ma non l'ha fatto. Mi è anzi stato detto che posso prendermi del tempo per decidere con calma e che, se deciderò di correre ancora, avrò una terza moto. E gareggiare in un team satellite non sarebbe un problema: tecnicamente e storicamente i team satellite Yamaha sono sempre andati bene. Quindi, nel caso, per me non cambierà molto».

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