Lo spagnolo detta legge nel motomondiale. Carlo Pernat: «Ha messo all'angolo anche la Dorna»
VALENCIA (Spagna) – Il titolo vinto, i tanti paletti messi per firmare il rinnovo contrattuale, l'imposizione del fratello Alex come seconda guida in squadra... Marc Marquez sta facendo il bello e il cattivo tempo in Honda. Sta facendo il bello e il cattivo tempo in MotoGP. A suon di vittorie e record, negli anni lo spagnolo ha accumulato un potere mai visto nel circus, qualcosa che ha fatto storcere il naso pure al navigatissimo manager Carlo Pernat.
«In 40 anni di corse non ricordo un pilota della Honda con tutto questo potere – ha raccontato il manager a gpone.com – Una situazione del genere non l'ho mai vista. C'erano Lawson e Rossi, Spencer e Roberts, i quali non hanno in ogni caso mai avuto tutto questo potere. E questo nonostante Valentino stia tenendo in scacco la Yamaha in vista della prossima stagione. Mi sembra strano che una casa come la Honda debba fare i conti con Marc e il suo entourage tutto spagnolo: mi sarei infatti aspettato una frenata in merito alla situazione di Alex Marquez. Penso quindi che Marc sia più potente di Valentino e il tutto è abbastanza imbarazzante, a tal punto da aver messo all'angolo anche la Dorna che aveva promesso un posto in MotoGP a Johann Zarco, che invece è ancora fuori».