Il Dottore non correrà oltre il 2020 se non sarà veloce e... «Continuando così non risolveremo mai i nostri guai»
VALENCIA (Spagna) – L'ultimo giorno di scuola è ormai alle porte. A Valencia, nel weekend, il circo delle due ruote chiuderà infatti il 2019 applaudendo ancora una volta i suoi eroi. Più che la fine di qualcosa, per i piloti il weekend spagnolo sarà però una finestra con vista sul 2020, su quello che accadrà da qui a quattro mesi. Tra i più curiosi – e preoccupati – riguardo al futuro c'è ovviamente Valentino Rossi, che sa di poter entrare nel suo ultimo anno di carriera.
E che la fine può davvero essere dietro l'angolo lo ha ricordato proprio il Dottore in un'intervista concessa alla Dorna.
«Durante la prossima stagione valuterò se continuare dopo il 2020 – ha ammesso il 40enne italiano - Tutto dipenderà dai risultati: se sarò più veloce di quest’anno e potrò lottare per il podio, allora proverò ad andare avanti. Se invece ci saranno ancora difficoltà, magari prenderò altre decisioni. Tutto però dipenderà da quanto sarò veloce».
E dal modo in cui risponderà la moto.
«Il problema più grande è l’elettronica, perché quando siamo passati alla centralina unica i nostri ingegneri giapponesi hanno avuto inizialmente problemi, hanno fatto molta fatica. Si sono trovati come a dover imparare una nuova lingua. Poi c'è il motore. Puoi aumentare la potenza e lo sviluppo ma servono tempo e denaro. Se continueremo in questa direzione non riusciremo mai a risolvere i nostri guai. Per il salto di qualità ci vogliono uno sforzo e un grande investimento, così come gli ingegneri giusti. Fortunatamente a Iwata sembrano aver capito».