Dato il benservito a Galbusera, il Dottore avrebbe potuto cominciare subito a collaborare con David Muñoz, «Ma ho pensato che non fare le cose di fretta sarebbe stato meglio»
SEPANG (Malesia) - Pur senza essere ancora andato definitivamente in archivio, il 2019 di Valentino Rossi è stato deludente. Lo si può affermare tranquillamente. Due podi e il settimo posto - provvisorio - nella classifica del Mondiale non sono risultati "accettabili" per un campione che parte sempre sognando di vincere.
E proprio nella speranza di continuare - anzi di tornare - a vincere, nella seconda parte della stagione il Dottore ha cominciato a sviluppare, con la Yamaha, soluzioni e idee per l'anno che verrà. E ha preso decisioni drastiche. Quella che più ha fatto rumore ha riguardato Silvano Galbusera, il suo capotecnico, con il quale ha deciso di chiudere la collaborazione al termine del campionato.
«Avrei potuto far terminare il nostro rapporto in Thailandia, quando c'è stato l'annuncio ufficiale - ha specificato proprio Rossi a Speedweek.com - ma ho pensato che non fare le cose di fretta sarebbe stato meglio. Anche nell’interesse di Silvano. David Muñoz, il nuovo capotecnico, parte da zero nella classe MotoGP, non ha molta esperienza. Durante i test invernali avremo comunque abbastanza tempo per abituarci l'uno all'altro».