Quarto a Sepang con il primato della pista, il Dottore si è rammaricato per aver perso un'occasione: «Fossi rimasto con Marquez... Difficile ricominciare da zero»
SEPANG (Malesia) - Gara solida e record della pista per Valentino Rossi, che a Sepang ha mostrato di avere ancora qualche cartuccia da sparare. Unica pecca di una domenica altrimenti felice è stato il quarto posto finale: il podio avrebbe avuto un gusto dolcissimo per il 40enne italiano.
«Sono partito bene ma già alla prima curva le Ducati mi hanno superato – ha ammesso il Dottore - Nei primi giri sono andato molto forte, ho fatto il record della pista (1'59"661) e ho recuperato alcune posizioni. Poi però mi sono imbattuto nella Ducati di Dovi. Lui andava più veloce nel rettilineo, io nel misto. Speravo che con il passare dei giri andasse in difficoltà con le gomme; invece ci sono andato io. Se avessi avuto il passo di Marquez? Avrei potuto seguirlo fino in fondo e finire sul podio. Lo svantaggio è stato che mi ha passato quando alla prima curva io e Petrucci siamo andati larghi. Quella è stata la chiave del mio Gran Premio».
Ci sono comunque segnali positivi per il futuro. «In questo weekend ho imparato come frenare al meglio la moto e come usarla in accelerazione sfruttandone il potenziale. Dall'Australia sono migliorato, anche se ricominciare da zero è difficile. La Yamaha sta lavorando. Nel 2019 è iniziato un nuovo corso; adesso c'è gente nuova che sta chiedendo - a me e Viñales - cosa migliorare. In accelerazione, con l'elettronica, siamo riusciti a crescere, ora aspettiamo il motore nuovo. Se riusciremo ad avere qualche “cavallino” in più non sarebbe male».