Il Dottore ha chiuso la collaborazione con Galbusera. Dal prossimo anno lavorerà con lo spagnolo David Muñoz. «Per migliorare ancora. Il rinnovo? Dipende dai risultati»
BURIRAM (Thailandia) - Niente comfort zone: in quello che potrebbe essere il suo ultimo anno nella MotoGP, Valentino Rossi mollerà ogni certezza e, rischiando, cercherà di crescere ancora.
In questo modo va intesa la chiusura della collaborazione con Silvano Galbusera e la scelta, come suo futuro capotecnico, dello spagnolo David Muñoz.
Il divorzio con il capomeccanico che lo seguiva fin dal 2014 è stato meno traumatico del previsto: «Dopo Misano ho parlato con Silvano - ha raccontato il Dottore - come squadra volevamo fare dei cambiamenti per provare a essere più forti mentre lui, pur rimanendo in Yamaha, cercava qualcosa di meno stressante che lo portasse meno giorni lontano da casa. Così ci siamo trovati».
Ed è nata l'opportunità Muñoz? «So come lavora. Arriva dal Team Sky VR46 dove nella scorsa stagione ha vinto il titolo di Moto2 con Bagnaia. Non ha esperienza in MotoGP ma è giovane e ha idee. Il suo arrivo non prelude però a un rinnovo di contratto. Quello dipenderà molto dai risultati dell’anno prossimo».