La Yamaha sta facendo sforzi "tecnici" per avvicinare la Honda. Per allungare il contratto - in scadenza nel 2020 - il 40enne pilota deve mostrarsi ancora competivivo
TAVULLIA (Italia) - Il contratto scade al termine della prossima stagione. L'operazione rinnovo è però già partita. Perché di mollare, Valentino Rossi non ha alcuna intenzione. Per continuare a conservare un posto in MotoGP, il Dottore deve però guadagnarsi la riconferma da un'azienda che pare - finalmente verrebbe da dire - intenzionata a lavorare per tornare competitiva. Seppur, forse, tardivamente, la Yamaha ha infatti dato segnali di risveglio. Nei test di Misano ha fornito ai suoi piloti novità interessanti quali il forcellone in carbonio e un nuovo freno (studiato con Brembo), e studiato migliorie riguardanti l'elettronica e l'accelerazione. Con l'ingaggio di Marco Frigerio (dalla Pramac), la casa di Iwata ha poi dato una nuova scossa, aspettando... Rossi.
Tenuto conto di tali sforzi, la Yamaha si aspetta che il pilota italiano riesca a chiudere in crescendo la stagione, che possa lasciare il segno già dal tour asiatico. Nel prossimo mese il carrozzone delle due ruote si esibirà in Thailandia, Giappone, Australia e Malesia, prima del gran finale a Valencia. È su quelle quattro piste che, "portandosi avanti con il lavoro" e per tenere il coltello dalla parte del manico al momento della contrattazione, Valentino dovrà mostrarsi competitivo e continuo. È a soli 19 punti dal terzo posto della classifica iridata e raggiungere il podio darebbe un motivo in più ai dirigenti giapponesi di proporgli un accordo vantaggioso.