Il pensiero dell'ex capo tecnico della Mercedes Nick Fry: «Ci sono molte persone che si trovano in situazioni simili e potrebbero trarre beneficio da un’esperienza diretta»
PARIGI (Francia) - Da quel maledetto 29 dicembre 2013 sono state pochissime (per non dire nulle...) le informazioni riguardanti lo stato di salute di Michael Schumacher. C'è chi reputa sia giusto non divulgare nulla, ma c'è anche chi non ha preso troppo bene questo silenzio che dura ormai da sei anni. I famigliari dell'ex campione di Formula 1 tengono troppo alla privacy e ben difficilmente le cose cambieranno in futuro.
A riaccendere il dibattito su questo sono arrivate le parole dell’ex capo tecnico della Mercedes Nick Fry: «Ci sono milioni di persone che provano un sincero affetto per Michael. Sono sicuro siano state sviluppate negli anni terapie e tecniche che potrebbero essere utili ad altri. Sarebbe utile alla sua famiglia condividere ciò che hanno dovuto affrontare. Ci sono molte persone che si trovano in situazioni simili e potrebbero trarre beneficio da un'esperienza diretta».