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BOLOGNALa "prof" ha il cancro, Vale Rossi partecipa alla raccolta fondi

27.03.19 - 18:05
Casco autografato all'asta: il Dottore - come molti altri sportivi - si è speso in prima persona per dare una speranza a una docente dell'Università di Bologna
Bang ShowBiz (foto d'archivio)
Egoisti, disinteressati, snob, scontrosi... Quando si parla di sportivi, di quelli che vedono il loro lavoro ricompensato con una montagna di quattrini, i toni che si usano sono spesso negativi
Egoisti, disinteressati, snob, scontrosi... Quando si parla di sportivi, di quelli che vedono il loro lavoro ricompensato con una montagna di quattrini, i toni che si usano sono spesso negativi
La "prof" ha il cancro, Vale Rossi partecipa alla raccolta fondi
Casco autografato all'asta: il Dottore - come molti altri sportivi - si è speso in prima persona per dare una speranza a una docente dell'Università di Bologna
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BOLOGNA (Italia) - Egoisti, disinteressati, snob, scontrosi... Quando si parla di sportivi, di quelli che vedono il loro lavoro ricompensato con una montagna di quattrini, i toni che si usano sono spesso negativi. I top si descrivono come inarrivabili, inavvicinabili, intrattabili. Non sempre è così.

Una storia triste, difficile, fa infatti un po' cambiare il giudizio su qualcuno dei protagonisti dello sport internazionale. Su Valentino Rossi, per esempio. Ma pure su molti altri.

Questi si sono spesi in prima persona per aiutare una docente dell'Università di Bologna, Luisa Stacqualursi, gravemente malata di cancro al seno. Per sperare di vincere la sua battaglia, la professoressa ha capito di dover volare negli Stati Uniti per tentare una cura sperimentale. Una cura grazie alla quale potrebbe guarire e che nel Vecchio continente non è disponibile. Il problema, grande - come sempre accade in questi casi - è economico. Per la trasferta nordamericana e le cure servono 500'000 euro. Soldi che la la sfortunata docente e la famiglia non hanno. Da qui l'idea degli studenti, per cercare di aiutarla, di attivare la campagna di crowfunding "Luisavive".

La parte sorprendente della storia, quella nella quale entrano in scena gli sportivi, riguarda proprio la raccolta fondi. Sono infatti stati parecchi quelli che, in varie forme, hanno partecipato. Valentino Rossi ha donato un suo casco autografato, che ha fruttato più di 8'000 euro. Il team SIC58 di Paolo Simoncelli ha offerto gadget firmati da Tatsuki Suzuki. Antonio Giovinazzi ha organizzato una gara di solidarietà. Il Rimini calcio ha pensato a un match, una partita del cuore, il cui ricavato sarà destinato alla causa. La raccolta continua, anche grazie ai - non sempre - disinteressati big dello sport.

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