Il presidente del Cavallino: «Vogliamo una scelta chiara sulla protezione del Dna di questo sport»
GINEVRA - Ferrari protagonista di giornata, in un senso e nell'altro. Mentre Vettel vola a Barcellona nei test pre-season, Marchionne tuona da Ginevra e accusa ancora i nuovi patron della F1. Il presidente del Cavallino mette nel mirino sempre Liberty Media e ribadisce l'intenzione della Ferrari di andare a correre altrove se le nuove regole non lo dovessero soddisfare.
«Noi continuiamo a credere nella possibilità che ci sia un progetto condiviso che dia un futuro alla Formula 1 e vogliamo una scelta chiara sulla protezione del Dna di questo sport, di cui la Ferrari fa parte. Non vogliamo che questo dna sia diluito da ragioni commerciali e di spettacolo. A noi interessano gli aspetti tecnici e credo che di questo Liberty non capisca un tubo. Ci lasci lavorare, se non mi permette di competere andiamo da un'altra parte. Se non riusciamo a distinguere un concorrente dall'altro dal punto di vista tecnico, non mi interessa. Se Ferrari non si distingue dalla Mercedes, non mi interessa. Costa un sacco di soldi, ce li teniamo a casa e facciamo altro. Un ingresso in Formula E? Il pensiero c'è, ma non siamo pronti. Capisco l'obiettivo ma non riesco a vedere un beneficio adesso».