Philippe Bianchi, padre di Jules, si è detto determinato a far condannare chi ha sbagliato: “Non ho niente da perdere”
NIZZA (Francia) – L’inchiesta aperta (e velocemente chiusa) dalla FIA, che ha sollevato la Formula 1 da ogni responsabilità sulla morte di Jules Bianchi, non è stata accolta da tutti con sollievo.
Le conclusioni alle quali è arrivata la Commissione preposta all'indagine non sono per esempio andate giù al padre del pilota. Parlando ad Auto Hebdo, Philippe Bianchi ha infatti tuonato: “C’è conflitto di interessi, ci sono dei responsabili e dovranno pagare in una maniera o nell’altra. Io ho perso Jules e non potrò più riaverlo indietro. Non ho niente da perdere se non la sua memoria e il rispetto che gli devo. Per questo motivo mi batterò con tutte le mie forze perché sia fatta giustizia”.