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MOTOGP“Vale era un fenomeno con la biciclettina. A Sepang è stato provocato, lo assolvo”

04.11.15 - 20:21
Don Cesare Stefani, parroco di Tavullia, paese di Rossi, si è schierato dalla parte del campione italiano. “Non è cambiato con il successo. Giù dalla moto prenderà moglie”
“Vale era un fenomeno con la biciclettina. A Sepang è stato provocato, lo assolvo”
Don Cesare Stefani, parroco di Tavullia, paese di Rossi, si è schierato dalla parte del campione italiano. “Non è cambiato con il successo. Giù dalla moto prenderà moglie”
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TAVULLIA (Italia) - “Ma certo che lo assolvo per quello che è successo a Sepang, è stato provocato”. Don Cesare Stefani, dal 20 ottobre del 1963 parroco di Tavullia, la città natale di Valentino Rossi, ha perdonato il Dottore per i fattacci malesi e si è detto pronto a far suonare le campane della chiesa, come fa sempre quando vince il figlio prediletto del centro marchigiano.

Monsignor Stefani è nato il 20 dicembre del 1921 a Candelara, località nei pressi di Pesaro, e ha festeggiato quest’anno il 70esimo anniversario di sacerdozio. In un’intervista alla Gazzetta di Mantova don Stefani ha parlato della sua passione per i motori e dell’appuntamento di domenica in MotoGP: “Valentino saprà mettersi alle spalle l’episodio della Malesia. Il comportamento di Marquez lo hanno visto tutti! Non posso entrare nella testa dei piloti, ma sono convinto che in Spagna tutto tornerà tranquillo. E Valentino saprà benissimo come gestire nel modo migliore qualsiasi tipo di situazione, non è assolutamente cambiato negli anni: il suo spirito è sempre quello. Da piccolo con la biciclettina era un fenomeno. E anche dopo essere diventato un campione a tutti gli effetti e apprezzato in tutto il mondo è sempre rimasto la stessa persona. Non ci sentiamo spesso ma lo abbiamo fatto nei momenti più emozionanti della sua splendida carriera: siamo sempre rimasti in contatto”.

Il parroco è stato anche… l’autista di Rossi: “Confermo. La confidenza con Valentino è nata quando lo andavo a prendere con la macchina per venire al catechismo, infatti la madre non poteva portarlo perché era impiegata negli uffici comunali. Da giovane, quando ero cappellano a Tavullia, dal 1945 al 1950, ho acquistato una 147 Benelli da corsa: la guidavo per andare a celebrare la Santa Messa nella frazione di Pirano, che dista alcuni chilometri dalla parrocchia di San Lorenzo”. E sul futuro di Valentino dopo le corse non ha dubbi: “Penso che dopo avere chiuso la sua brillante carriera prenderà moglie”.

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