RUSSIA 2018«Ingabbiata anche la Svizzera, ora la Svezia può creare la sorpresa»

LECCE (Italia) - L'ex coach del Lugano Francesco Moriero ha parlato dei Mondiali in corso di svolgimento in Russia: dall'eliminazione della Svizzera ai match dei quarti di finale.

A partire da domani - venerdì 6 luglio - Brasile-Belgio, Uruguay-Francia, Croazia-Russia e Svezia-Inghilterra si sfideranno per l'accesso al penultimo atto della rassegna iridata. «Finora si è rivelato un Mondiale davvero particolare e pieno di sorprese», è intervenuto Moriero. «Tutto può succedere ed è molto difficile pronosticare un risultato, così come quali squadre potranno dettare legge. Saranno quattro incontri appassionanti, vedremo cosa succederà».

Come vedi la Svezia? «Gli scandinavi sono una squadra molto organizzata, fisica e composta da giocatori di valore. Non è un caso che siano riusciti a staccare il pass per i quarti di finale ingabbiando anche la Svizzera. Prima dell'ultima partita erano infatti stati in grado di fare fuori delle squadre importanti. Dapprima si erano qualificati ai Mondiali in seguito al secondo posto in classifica ottenuto a discapito dell'Olanda. Poi hanno eliminato l'Italia nello spareggio e, infine, si sono qualificati agli ottavi di Russia 2018 come primi del gruppo, con la Germania che è andata a casa. Sono dell'idea che finora gli scandinavi non abbiano rubato niente: si sono meritati i quarti e adesso possono anche diventare la sorpresa di questo Mondiale».

Cos'è mancato alla Svizzera secondo te? «La partita era alla portata e anche se gli elvetici avrebbero indubbiamente potuto fare qualcosa in più, il calcio è pur sempre fatto di episodi e con il senno di poi è sempre facile parlare. Evidentemente non è stato così semplice prendere le dovute contromisure alla Svezia. Mi dispiace per la truppa di Petkovic perché aveva davvero la possibilità di andare avanti, perdendo di fatto un'occasione importante».

Ricordiamo che nel 1998 - al Mondiale francese - Moriero partecipò e scese in campo in tutte e cinque le partite dell'Italia, nell'avventura che si concluse allo stadio dei quarti di finale - ai rigori - contro i padroni di casa, futuri vincitori del torneo. L'allora 29enne ex centrocampista dell'Inter fornì anche due assist, uno a Vieri (nel 3-0 contro il Camerun) e uno a Inzaghi (nel 2-1 all'Austria). I tifosi italiani possono solo ricordare con piacere quei momenti in cui la loro nazionale lottava sempre per il successo finale... «Erano ovviamente altri tempi per i tifosi italiani, ma anche il calcio era diverso, molto tecnico e in ogni squadra i vari campioni facevano costantemente la differenza. Adesso invece, per esempio, i due giocatori più forti al mondo - Cristiano Ronaldo e Messi - sono già stati eliminati dal Mondiale, mentre hanno proseguito il cammino le squadre più compatte, con una buona organizzazione e messe meglio in campo. Tornando all'Italia ci vorrà purtroppo diverso tempo prima di poter nuovamente competere alla pari contro le migliori formazioni, anche se penso che Mancini possa essere l'uomo giusto per cambiare la mentalità. Negli ultimi anni non si è lavorato come si doveva con i giovani e non sarà così semplice nemmeno per il nuovo ct mettere insieme un gruppo vincente nell'immediato».