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RUSSIA 2018La rivincita sul destino di Cheryshev...

01.07.18 - 14:45
Tanta sfortuna nella sua carriera, ma ora il nazionale russo si sta prendendo tante rivincite
Keystone
La rivincita sul destino di Cheryshev...
Tanta sfortuna nella sua carriera, ma ora il nazionale russo si sta prendendo tante rivincite
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MOSCA (Russia) - Con 3 gol in altrettante partite è il capocannoniere della Nazionale russa oltre che una delle grandi rivelazioni di questo Mondiale.

Denis Cheryshev sta sicuramente vivendo il momento più bello della sua carriera che, nonostante lui non abbia ancora compiuto 28 anni, è stata costellata fin qui da una sequela infinita di infortuni ed eventi fantozziani.

Figlio d’arte e cresciuto in Spagna, Cheryshev dimostra fin da giovanissimo di avere le carte in regola per sfondare nel mondo del pallone, tanto che ad appena 19 anni viene tesserato dal Real Madrid che poi lo dirotta nel Castilla, la seconda squadra dei blancos. In una formazione che può vantare futuri campioni del calibro di Jesé, Lucas Vazquez, Morata, Carvajal e Nacho, il giovane russo riesce comunque a farsi notare da Mourinho, che lo fa debuttare in prima squadra. Lo spazio però è poco, così inizia a passare in prestito da una squadra all’altra pur di guadagnarsi la chiamata per Brasile 2014. Il ct Capello effettivamente lo convoca, ma gli infortuni uno dopo l’altro lo costringono a saltare il Mondiale.

Nella stagione successiva al Villarreal fa il botto, tanto da essere richiamato a Madrid da Benitez. Nel Real però vede più la panchina che il campo, e quando viene schierato in Coppa del Re in realtà non potrebbe giocare per una precedente squalifica: i blancos vengono squalificati e a Cheryshev viene affibbiata la nomea di “porta sfiga”.

La nuvoletta fantozziana lo perseguita pure al Valencia, dove un altro infortunio gli fa saltare gli Europei 2016. Nuovo giro, nuova corsa, in estate torna quindi al Villarreal, che si conferma il suo habitat ideale. Il fisico finalmente sembra reggere e, a tre anni di distanza dall’ultima volta, a marzo di quest’anno viene convocato in Nazionale. Al debutto mondiale della Russia Cheryshev è in panchina, ma per l’ennesima volta il suo destino si incrocia con un infortunio. Stavolta però a subirlo non è lui, bensì il compagno Dzagoev, ko dopo 24 minuti. Tocca a lui sostituirlo, e da qui in poi la storia la conoscete già. Doppietta con l’Arabia Saudita, maglia da titolare conquistata e gol con l’Egitto, e poi la sfortunata deviazione che regala il raddoppio all’Uruguay a macchiare un percorso altrimenti fin qui perfetto.

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