Il bomber Mitrovic avvisa: «Siamo abituati alle ingiustizie ma saremo più forti noi»
MOSCA (Russia) - Nella giornata odierna il Brasile rischia molto contro l'ostica Serbia, che a sua volta deve vincere per qualificarsi agli ottavi di finale.
Chissà quanti “cicchetti” dovrà offrire il “Walter Pub”, locale del barrio di Vila da Penha, a Río de Janeiro, che ha promesso da bere a tutti i clienti ogni volta che Neymar verrà atterrato o simulerà un fallo cadendo a terra.
La stella del PSG vanta infatti il record di falli subìti finora (14 in 2 gare) e sarà l'osservato speciale di un match che si annuncia caldissimo. Neymar dovrà però stare doppiamente attento: è ammonito e se becca un altro giallo (come Coutinho, del resto) rischia di saltare quegli ottavi dove potrebbe trovare... la Germania, per quella che sarebbe una clamorosa rivincita del “Mineirazo” di 4 anni fa, quel 7-1 per i tedeschi che ha macchiato la storia brasiliana di calcio. Neymar tra l'altro quella sera non c'era e tuttora è convinto che con lui in campo sarebbe finita diversamente, ma dovrà tenere a bada i suoi isterismi, che non sono piaciuti ai senatori dopo le sgridate plateali in pubblico. Thiago Silva gli ha detto: «Tu sei mio fratello minore, ma non permetterti mai più di parlarmi in questo modo perché non la lascerò passare». Neymar si è scusato, Tite avrebbe fatto da paciere, e la crisi è stata messa alle spalle. C'è però da superare prima l'ostacolo Serbia. Tite non potrà giocarsi la carta Douglas Costa: lo juventino è out e rischia uno stop di 20 giorni. Sull'altro fronte non si è ancora spenta la polemica sull'arbitraggio della gara con la Svizzera e i serbi non si sentono battuti in partenza con 3 punti in classifica.
La squadra di Krstajić si qualifica certamente in caso di vittoria contro il Brasile, mentre esce in caso di sconfitta. In caso di pareggio, invece, dovrà sperare nel ko della Svizzera contro la Costa Rica e poi valutare la differenza reti. L'ultimo confronto diretto è recente: 1-0 a giugno in amichevole con gol di Fred. Curioso che anche nel 2014 finì 1-0 con gol di Fred (un altro però, era l'attaccante con i baffi), ma il precedente più significativo è forse la finale dei Mondiali Under 20 del 2015, vinta dalla Serbia dove giocava un certo Milinkovic-Savic, oggi star della nazionale maggiore.
All'impresa crede il bomber del Fulham, Mitrovic: «Con un po' di lacrime e l'aiuto di Dio possiamo vincere, siamo serbi e niente è impossibile, chi crede ai miracoli può ottenerli e noi non abbiamo niente da perdere. Le polemiche? Siamo abituati alle ingiustizie, dobbiamo essere più forti degli errori».
Queste le probabili formazioni:
SERBIA (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Matic, Milivojevic; Tadic, Milinkovic, Ljajic; Mitrovic.
BRASILE (4-3-3): Alisson; Fagner, Thiago Silva, Miranda, Marcelo; Paulinho, Casemiro, Coutinho; Willian, Gabriel Jesus, Neymar.