Deludente all'esordio contro l'Islanda, davanti a Modric e soci l'Albiceleste rischia grosso
NIZHNY NOVGOROD (Russia) – Che la partita che l'Argentina giocherà con la Croazia (a Nizhny Novgorod, ore 20) potesse già essere quella della vita era difficile da pronosticare. Conti alla mano, invece sarà così: contro Rakitic e soci, Messi e compagni si giocano una grossissima fetta di qualificazione.
Il flop al debutto con l'Islanda (dal '90 - quando perse col Camerun - la prima mondiale era sempre stata felice per l'Albiceleste) ha scatenato critiche e polemiche e, in più, la condizione e la qualità della Croazia non lasciano presagire una serata tranquilla.
Tra le due nazionali ci sono quattro precedenti, che raccontano di due vittorie dei sudamericani (1998 e 2014), un pari (94') e un successo per la selezione europea... che però è in palla. Ha ben impressionato nel 2-0 alla Nigeria e che ha assorbito senza apparenti danni il caso-Kalinic. Del resto c'è Mandzukic che fa per tre, c'è Modric che detta i tempi, ci sono Perisic e Brozovic in forma super. E l'Argentina? Sampaoli è sotto accusa, si gioca tutto e quasi certamente cambierà formazione rispetto all'esordio. Fuori Biglia e Meza, giocheranno Pavon (che è amico di Messi, e questo conta) e Salvio, difesa a tre, fuori anche Di Maria per Acuña. Panchina per Dybala che però potrebbe essere l'arma da usare a gara in corso: «Affronto ogni allenamento come se dovessi essere titolare – ha detto la Joya - Sono ottimista, sento che avrò la mia possibilità. D'altronde se mi arrabbiassi non otterrei assolutamente nulla, non sarebbe il modo giusto di reagire. Messi è il primo a voler invertire questo trend negativo. Siamo tutti con lui, pronti a sostenerlo in ogni momento».