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RUSSIA 2018Il ribelle Shojaei ha vinto: piegato il regime di Teheran

20.06.18 - 10:01
Per le sue idee e le sue azioni il 33enne centrocampista ha rischiato l'esclusione dalla nazionale. L'intervento della FIFA lo ha però salvato
Keystone
Il ribelle Shojaei ha vinto: piegato il regime di Teheran
Per le sue idee e le sue azioni il 33enne centrocampista ha rischiato l'esclusione dalla nazionale. L'intervento della FIFA lo ha però salvato
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KAZAN (Russia) - A lungo a rischio esclusione dal giro buono, dopo il match "Mondiale" contro il Marocco anche questa sera Masoud Shojaei guiderà la sua nazionale nella sfida con la Spagna. Davide però non ha certo paura di Golia: che timore può incutere una partita di calcio a chi ha avuto l’ardore di sfidare il regime governativo di Teheran?

Le proteste anticonformiste del 33enne centrocampista attualmente in forza all’AEK Atene sono cominciate due anni fa. Nel 2016, infatti, Shojaei stupì tutti accusando di corruzione l’intero sistema calcistico iraniano. Non solo. Poco dopo portò avanti la proposta, considerata shock visti usi e costumi locali, di consentire alle donne l’accesso allo stadio. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata lo scorso agosto, quando il Panionios (ex squadra di Masoud) ha sfidato il Maccabi Tel Aviv per l’accesso all’Europa League. Un atleta iraniano, però, non può affrontare una squadra israeliana, dal momento che ciò significherebbe riconoscere lo Stato di Israele.

Shojaei è riuscito a saltare la gara d’andata ma non quella di ritorno nella quale, costretto dal suo club, ha regolarmente giocato. Questa "scelta" ha portato alla sua immediata esclusione dalla nazionale. E il suo è divenuto un caso internazionale.

In soccorso del centrocampista si è mossa la FIFA, che ha chiesto alla Federazione iraniana un reintegro, pena l'esclusione della squadra dal Mondiale russo. La tensione dalle parti di Teheran è stata alta negli scorsi mesi, alla fine però - davanti alle possibili sanzioni - ha prevalso il buonsenso. Per la gioia di Carlos Queiroz, che così ha potuto contare su uno tra i giocatori più forti ed esperti della selezione.

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