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La Nigeria è una delle squadre più amate del Mondiale. Cercherà di qualificarsi agli ottavi anche per Carl Ikeme
KALININGRAD (Russia) - Nelle settimane che hanno preceduto il Mondiale la selezione nigeriana ha saputo attirare su di sé parecchia attenzione, soprattutto per il clamoroso successo delle divise “vintage” firmate Nike. Queste sono letteralmente andate a ruba, diventando le più vendute di sempre con oltre tre milioni di capi piazzati in tutto il mondo. Le Super Aquile avevano strappato un sorriso anche per il divieto imposto ai giocatori dal selezionatore Gernot Rohr di portare in hotel prostitute o donne russe, pena il ritorno anticipato a casa (un’idea lungimirante, visto il festino hot organizzato dai calciatori messicani a poco più di una settimana dall’esordio…).
Ma c’è pure una storia più seria e toccante legata alla nazionale africana: alla spedizione mondiale avrebbe dovuto prendere parte con un ruolo da protagonista Carl Ikeme, portiere del Wolverhampton che da circa un anno combatte contro la leucemia. Il nome del 32enne, che ha partecipato attivamente alle gare di qualificazione prima di doversi fermare, compare (come 24esimo) nella lista che il selezionatore ha stilato per Russia 2018. Passato dalla maglia numero 1 alla 24, Ikeme sarebbe tecnicamente il primo degli esclusi. Per tutti i connazionali sarà invece a tutti gli effetti parte integrante della rosa, tanto che il mister ha anticipato che, qualora le Super Aquile dovessero andare avanti nella competizione, il premio qualificazione sarà garantito anche a lui. Complice una drammatica assenza di alternative (il recordman Vincent Enyeama non è stato convocato in quanto non gioca da quasi un anno essendo stato messo fuori rosa al Lilla), a prendere il posto di Ikeme stasera tra i pali sarà Francis Uzoho. Il 19enne vanta appena sei presenze in Nazionale e si è ritrovato catapultato quasi all’improvviso in uno dei gironi più proibitivi dell’intero Mondiale.
