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LNABykov vendicherà suo padre?

29.03.13 - 12:51
Il figlio di Slava potrebbe finalmente portare a Friborgo quel titolo svizzero che l'ex sovietico sfiorò per troppe volte nella sua carriera. Occhio a Martschini, Pittis e Suri
Keystone
Bykov vendicherà suo padre?
Il figlio di Slava potrebbe finalmente portare a Friborgo quel titolo svizzero che l'ex sovietico sfiorò per troppe volte nella sua carriera. Occhio a Martschini, Pittis e Suri
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FRIBORGO - Gara-5 dei playoff di LNA, disputatasi nella serata di giovedì 28 marzo, ha regalato i primi verdetti. Da una parte il Friborgo ha conquistato la finale sconfiggendo nella serie i detentori del titolo svizzero dello Zurigo per 4-1, dall'altra è stata messa in evidenza la supremazia dello Zugo che, sterminando 4-0 alla PostFinance Arena il Berna, si è seriamente candidato come seconda finalista (Serie 3-2).

Il successo del Friborgo ha permesso ai Dragoni di qualificarsi, 19 anni dopo,  per la quarta finale della loro storia, dopo quelle perse nel 1992, 1993 e 1994 contro il Kloten. All’epoca la compagine burgunda non era così competitiva, ma poteva schierare fra le sue fila due mostri sacri che hanno cambiato lo stile di gioco dell'hockey svizzero, ovvero gli ex talenti sovietici Bykov e Khomutov. I due campioni avevano trascinato in tutte e tre le edizioni il Friborgo alla finale, dominando la Regular Season, ma terminando la benzina proprio nel momento clou (per intenderci un po’ quello che è successo all’Ambrì nel 1999 con Petrov e Di Pietro).

Perso l’asso Christian Dubé, fuori fino al termine della stagione, il Friborgo ha rischiato di perdere anche lui, il figlio del grande Slava, Andrey Bykov. Il ragazzo, TopScorer assoluto della squadra sia nella Regular Season che nei playoff, non era al meglio, ma è sceso comunque sul ghiaccio in gara-5 per aiutare i suoi compagni a centrare la qualificazione all'ultimo atto, totalizzando anche due assist. Bisogna dire che il Friborgo può schierare quattro linee fortissime, ma oltre a Bykov, altri due giocatori sono stati fondamentali per la conquista dell'ultimo atto: Simon Gamache e Cédric Botter. Il canadese, considerato da molti addetti ai lavori (anche da Huras che lo mandò via da Berna) un giocatore poco incisivo nei playoff, ha tappato la bocca a tutti e in questa fase finale del torneo ha già realizzato la bellezza di otto reti dopo dodici partite. E che dire di Botter? Schierato come centro della quarta linea in mezzo a Cadieux e a Tristan Vauclair, il 28enne è il vero valore aggiunto di questa squadra e le sue quattro reti realizzate finora nei playoff lo dimostrano. 

Nello stesso tempo lo Zugo ha dimostrato anche senza Brunner, Diaz e Zetterberg di essere molto competitivo. Partite le tre stelle alla volta della NHL, i Tori hanno impiegato un attimo per ritrovare l'equilibrio giusto e quella vecchia volpe di Doug Shedden ha pescato tre jolly: Martschini, Suri e Domenico Pittis. Il primo, partito in sordina, è un giovane talento di 20 anni che è migliorato partita dopo partita sotto tutti gli aspetti, tanto da essere ritenuto insostituibile dal suo allenatore. Alla sua prima stagione in LNA ha totalizzato finora la bellezza di 43 punti in 51 partite. Di Suri invece le qualità si conoscevano già, visto che nelle scorse stagioni era un uomo faro dei Lakers. Il giocatore, un po' in ombra nella prima parte del campionato, anche perché ricopriva un ruolo più difensivo, è esploso dopo la partenza di Brunner e Zetterberg, momento in cui si è caricato sulle spalle le responsabilità del goleador (già otto reti per lui in questi playoff). Infine Pittis è stato l'innesto perfetto. Non più giovanissimo, l'italo-canadese ha portato alla squadra quell'esperienza giusta per provare a centrare il titolo svizzero, vinto fra l'altro nel 2012 con lo Zurigo.

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