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HOCKEYBrenno Canevascini e le statistiche «All'inizio aggiornavo una ventina di tabelle, adesso siamo a quota 270!»

22.04.22 - 09:00
La passione per l'hockey e il suo “arsenale statistico”. Brenno Canevascini: «Vi racconto com'è nato tutto...»
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Brenno Canevascini e le statistiche «All'inizio aggiornavo una ventina di tabelle, adesso siamo a quota 270!»
La passione per l'hockey e il suo “arsenale statistico”. Brenno Canevascini: «Vi racconto com'è nato tutto...»
«La passione è nata da un’esigenza. Dal 1977, quando ero studente liceale e fino al termine degli studi universitari, ho fatto il giornalista sportivo. Mi tenevo annotato diversi dati per svolgere al meglio il mio lavoro».
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AMBRÌ - Vuoi sapere una statistica inerente la storia dell’Ambrì? Vuoi sapere quanti canadesi hanno vestito la maglia biancoblù? Vuoi sapere chi ha segnato più gol a un determinato minuto? Vuoi sapere quante volte è stata indossata la maglia leventinese numero 33? Vuoi saperne di più sul derby più bello e sentito dell’hockey svizzero? Per scoprire tutto questo (e moltissimo altro) non puoi non rivolgerti a Brenno Canevascini, vero e proprio guru delle statistiche. Il suo è un autentico “arsenale di numeri”, pronto a rifornire la curiosità di tifosi, addetti ai lavori ma anche di allenatori. Un mondo “nascosto” ma che, tramite proprio i numeri, racconta l’intera storia della società leventinese.

Cosa si cela dietro a tutto questo? Non potevamo non chiederlo al diretto interessato, all'Avvocato Brenno Canevascini.  «La passione è nata da un’esigenza. Dal 1977, quando ero studente liceale e fino al termine degli studi universitari, ho fatto il giornalista sportivo. Mi tenevo annotato diversi dati per svolgere al meglio il mio lavoro. Nel 1998 l’attuale telecronista Loris Prandi mi parlò dell’esistenza di un’altra persona, Sandro Regusci, ai tempi controllore di volo all'aeroporto di Agno, che anche lui aveva delle statistiche. Ci siamo dunque incontrati per poi decidere di unire le nostre informazioni. L’allora presidente dell’Ambrì Emilio Juri ci disse di fare quello che volevamo, ma che di ulteriori dati ad Ambrì non ne avremmo trovati vista la mancanza di un archivio». 

Ed è così che è cominciato il difficile… 
«Sono andato a recuperare i fogli partita di molti anni precedenti, che erano in possesso dell’ex commissario tecnico dell’Ambrì Alberto Guscetti. In seguito siamo riusciti ad averne altri da alcuni giocatori che, non chiedetemi perché, li avevano. Con questi ultimi siamo riusciti ad andare indietro fino al 1971. E qui ci siamo detti: o partiamo da qui o facciamo altre ricerche per andare ancora più indietro». 

…e quale strada avete percorso? 
«Regusci è andato a bussare la porta dell’archivio cantonale, tirando fuori le cronache giornalistiche dell’epoca di tutte le testate esistenti che parlavano di hockey. All’epoca però le cose erano completamente diverse rispetto ad oggi, dove i gol e gli assist sono uguali per tutti. Ai tempi i singoli giornalisti assegnavano il gol e l’assist a colui che pensavano realmente l’avesse fatto. Da parte nostra abbiamo quindi estratto il dato più probabile, sia per le formazioni che per gol e assist. Dal 1947 al 1970 le statistiche si appoggiano dunque sui dati più plausibili, estrapolati dalle cronache di otto-nove giornali diversi». 

Una volta raccolto tutto, è poi iniziato l’assemblaggio… 
«Esattamente. Ho spostato tutto su computer, elaborando le varie statistiche. Sono tutte tabelle Excel. All’inizio erano una ventina, adesso siamo a quota 270! Spesso il presidente Lombardi mi dice “ma tu sei matto”».

Come funziona l’aggiornamento? 
«Dopo gli incontri stampo il foglio partita e lavoro su quello: ogni volta vado a toccare circa 80/90 tabelle. Vi posso assicurare che escono sempre dei dati interessanti».

Ci illustri una statistica, fra le tante, che pochi (o quasi nessuno) conoscono…
«La più significativa di questa stagione è che l’Ambrì, per la prima volta nella storia, è andato in negativo nel computo dei gol fatti e subiti di tutti i tempi. È però durata due partite, prima di tornare in positivo». 

Non ha mai pensato di gettare la spugna? 
«No, assolutamente. L’unica cosa che ho smesso di fare sono i lanci delle partite poiché mi impegnavano troppo. Mi sono concentrato soltanto sul post-gara, con l'aggiornamento dei dati. Dati che ogni tanto mi vengono richiesti anche da Luca Cereda». 

Dove custodisce questo arsenale di numeri? 
«Ce li ho sul computer di casa. Ad ogni salvataggio mi vanno a finire su un disco esterno, sul server dell’ufficio e su iCloud. Per perderli deve già venir giù il mondo».

Nel frattempo è in arrivo un libro proprio sul tema...
«Fino ad oggi abbiamo pubblicato tre libri statistici, nel 2003, nel 2009 e nel 2012. Sì, posso anticipare che in autunno uscirà il quarto...».

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COMMENTI
 

Evry 1 anno fa su tio
Lui LAVORA e l'altro starnacchia giorno e notte

Franco56 1 anno fa su tio
sempre stato attento Brenno lo conosco da quando era studente è lavorava in un campeggio

Bibo 1 anno fa su tio
Una vera passione per l'Ambrì, bravo! Comunque per gli spettatori presenti ai derby dovrebbe chiedere lumi a Alex visto che lui ne sa moooolto di più... ;-)

Buddyholly59 1 anno fa su tio
Bravo Brenno ! ;)
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