Fine settimana positivo per l'Ambrì, l'incerottato Lugano continua invece a balbettare.
Domani si torna in pista: i leventinesi ricevono il Losanna, i sottocenerini vanno a Rapperswil.
LUGANO/AMBRÌ - Sensazioni contrastanti per le due squadre ticinesi dopo il terzo weekend di fila con derby. Da un lato c'è un Ambrì che - nonostante qualche rammarico per l'epilogo della sfida di Berna - può essere soddisfatto del fine settimana portato a termine, dall'altra c'è un Lugano falcidiato dalle assenze che lotta ma non porta a casa punti.
In casa leventinese è andata agli archivi una due giorni positiva. La vittoria di venerdì è stata senza dubbio importante per interrompere una striscia di insuccessi nei derby che cominciava a farsi pesante. Quello appena trascorso è stato il weekend di Matt D'Agostini, gettato nella mischia anche a causa delle assenze di Kozun e Regin. Un rientro riuscito: il canadese, autore di un assist nel derby e di un gol a Berna, ha subito lasciato il segno facendosi notare spesso nelle sortite offensive della sua squadra.
Sabato nella Capitale i biancoblù, dopo un primo tempo perfetto (forse il migliore della stagione), nel finale hanno pagato un filo di stanchezza contro una compagine più lucida che la sera prima l'aveva trascorsa sul divano. Una menzione a parte la merita senza dubbio Inti Pestoni: l'attaccante ticinese è in uno stato di forma smagliante e un pericolo costante per le difese avversarie.
In riva al Ceresio, per contro, c'è un Lugano che fatica maledettamente a portare a casa punti. Falcidiato dalle assenze, il team bianconero lotta e - cercando di sfruttare l'enorme carica dei giovani gettati nella mischia - sta provando a superare questo momento sfortunato come può. Resta il fatto che Fazzini e compagni - tra campionato e Champions League - hanno vinto soltanto due gare delle ultime nove, entrambe contro l'Ambrì. Nel derby di venerdì e nella sfida contro il Davos la squadra ha cercato di gettare il cuore oltre l'ostacolo, ma ciò non è bastato.
La mano di Chris McSorley? Difficile vederla in un simile contesto. I giudizi sul tecnico canadese sono dunque rinviati. L'arrivo in settimana dello slovacco Libor Hudacek non potrà che dare una mano allo sconsolato ex tecnico del Ginevra.