L'head-coach della Svizzera Patrick Fischer ha provato ad analizzare il netto ko maturato contro la Svezia (0-7).
In collaborazione con Ugo Morselli
Nella serata odierna - martedì 25 maggio - la Nazionale svizzera di hockey è stata sconfitta per l'ennesima volta dalla Svezia, in quest'occasione con un pesante passivo (0-7).
I rossocrociati occupano la seconda posizione in classifica del Gruppo A a pari merito con la Russia (6 punti), dietro alla capolista Slovacchia (9) e davanti alla Danimarca (5). «Sullo 0-4 abbiamo perso un po' la testa», ha dichiarato Patrick Fischer al termine del match. «Sono anche dell'idea che ci siano stati alcuni falli che l'arbitro avrebbe dovuto fischiare, ma non è stato il caso. Siamo incappati in qualche penalità di troppo e non è stata indubbiamente la nostra migliore partita nemmeno sotto questo aspetto. Capisco i giocatori, erano frustrati. Ma lo eravamo tutti perché non è mai bello perdere. E noi non siamo abituati a prendere così tanti gol. Ci sono sicuramente alcune situazioni da migliorare».
Ma cosa è successo? «Onestamente avevo un buon feeling. Pensavo fossimo pronti, abbiamo anche avuto un buon inizio, mettendo subito sotto pressione la Svezia. Abbiamo creato un powerplay e un paio di occasioni da rete, ma è andata male. Al contrario loro sono stati bravi ad approfittare di un nostro errore e a sfruttare subito dopo la superiorità numerica. L'hockey è uno sport che vive di momenti. Non abbiamo fatto grandissimi errori, ma siamo forse stati un po' meno forti mentalmente rispetto al solito. Esistono giornate nere e oggi era una di queste(...)».