Prosegue il periodo stellare dei bianconeri, che alla Cornèr Arena hanno piegato il Friborgo per 3-2.
Tenace e compatta, la compagine ticinese ha portato a casa due punti dopo essere stata in svantaggio in due occasioni. Decisivo Heed a un decimo di secondo dalla fine del supplementare.
di Antonio Fontana
LUGANO - Il Lugano ci ha preso gusto, e pare proprio non avere la minima intenzione di fermarsi. Anche questa sera il complesso di Serge Pelletier ha mostrato una performance di grande compattezza, che gli ha permesso di avere la meglio su un rognoso Friborgo - 3-2 il risultato finale - e di incamerare l’ottava vittoria di fila.
Lo schieramento luganese è rimasto pressoché invariato rispetto alla trasferta di Langnau, eccezion fatta per uno scambio nelle linee offensive – tra Haussener, Bertaggia e Suri - e per il ritorno di Schlegel fra i pali. Chiesa e compagni sono parsi sin da subito determinati a proseguire la striscia di successi, viaggiando a ritmo elevato già in avvio di gara e portando più di un pericolo dalle parti di Hughes. Tuttavia sul finire del primo terzo i bianconeri sono stati clamorosamente beffati dagli avversari. Infatti a poco meno di un minuto dalla prima sirena Bertaggia ha sfiorato l’1-0 colpendo un palo, e proprio sul conseguente ribaltamento di fronte il Friborgo ha trovato il vantaggio grazie a Desharnais (19’19”).
Il rocambolesco gol subito non ha stordito la truppa di Serge Pelletier, che all’alba del periodo centrale ha sfruttato a dovere il primo powerplay della serata mettendo a segno il punto del pari con Herburger (24’36”). L’equilibrio nel risultato è però durato solo pochi minuti, in quanto i burgundi si sono portati nuovamente avanti con il punto firmato da Mottet (31’39”), abile ad approfittare dello spazio concessogli dalla retroguardia sottocenerina. Anche in questo caso i bianconeri hanno dimostrato grande tenacia nel non gettare la spugna e, a ridosso della seconda sirena, hanno nuovamente riacciuffato il pareggio, maturato da un rapido fraseggio capitalizzato al meglio da Arcobello (39’10”).
Nel terzo periodo ha regnato l’equilibrio, in quanto entrambe le squadre hanno tentato di farsi vedere in zona d'attacco, ma nessuna delle due è stata abbastanza cinica da concretizzare le occasioni e passare in vantaggio. Nei minuti finali la dea bendata ha sorriso a Sannitz e soci, facendo sì che la conclusione di Walser andasse a stamparsi sulla traversa.
Il match si è così dovuto decidere ai supplementari, dove è arrivato il punto decisivo firmato da Tim Heed (64’59”), che proprio allo scadere si è fatto trovare pronto su un rebound e ha infilato Hughes, regalando l’ottavo successo di fila alla compagine bianconera.
Grazie a questa vittoria il Lugano rimane saldo al quarto posto in classifica, con 58 punti.
LUGANO – FRIBORGO 3-2 d.s. (0-1; 2-1; 0-0; 1-0)
Reti: 19’19” Desharnais (Bykov, Mottet) 0-1; 24’36” Herburger (Bürgler) 1-1; 31’39” Mottet 1-2; 39’10” Arcobello (Heed, Haussener) 2-2; 64’59” Heed (Fazzini) 3-2.
LUGANO: Schlegel; Wellinger, Heed; Chiesa, Loeffel; Wolf, Nodari; Antonietti, Walker; Haussener, Arcobello, Bodker; Bertaggia, Lajunen, Fazzini; Suri, Herburger, Bürgler; Lammer, Sannitz, Zangger.
Penalità: Lugano 3x2’; Friborgo 4x2’.
Note: Cornèr Arena, zero spettatori. Arbitri: Stricker, Borga, Fuchs, Steenstra.