Un gol di Heed al 60’29” ha regalato ai sottocenerini la terza stracantonale (su tre) stagionale.
Tanta intensità, poca lucidità.
LUGANO - Il terzo derby stagionale se lo è aggiudicato, nuovamente, il Lugano, capace di battere l’Ambrì per 3-2 ai supplementari. I bianconeri, già vincitori in occasione delle prime due sfide stracantonali, hanno deciso la contesa con il gol all’overtime a opera di Heed.
L’avvio di confronto è stato di marca biancoblù: gli ospiti sono partiti forte, creandosi dopo appena 15” una buona chance con Kostner. Nonostante l’alto “forechecking” messo in atto nei primi minuti, a colpire per primi sono però stati i bianconeri. A timbrare il cartellino è stato Wolf, capace di sorprendere Ciaccio in seguito a una promettente iniziativa di Bertaggia. L’Ambrì ha avuto un’ottima occasione per pareggiare al 13’, ma Flynn non è riuscito a capitalizzare al meglio una favorevole situazione di due contro uno.
Nella concitata e spumeggiante frazione centrale, gli uomini di Cereda hanno subito colpito in powerplay. Il primo gol leventinese di serata è stato propiziato da una sfortunata deviazione di Heed, su un appoggio dalla blu di Flynn. La reazione bianconera non si è però fatta attendere, tanto che Fazzini ha velocemente riportato avanti i suoi. In situazione di superiorità numerica, il numero 17 non ha lasciato scampo a Ciaccio, trafiggendolo dalla sua “mattonella” preferita con un polsino irresistibile. Tuttavia, con altrettanta rapidità, l’Ambrì ha nuovamente riacciuffato il pareggio. Infatti, con un tocco sottomisura, è stato Zwerger a siglare il 2-2, punteggio con il quale si sono chiusi i primi 40’ di gioco.
In avvio di terzo periodo, dopo un minuto scarso di gioco, Rohrbach ha scaraventato con violenza il disco sul palo alla destra di Schlegel. Successivamente, le due compagini hanno badato soprattutto a non commettere errori, creandosi dunque poche grandi occasioni. La migliore di queste è capitata sul bastone di Walker, incapace di sfruttare un disco invitante capitatogli nello slot a 2’ dalla terza sirena. Appena è cominciato l’overtime, dopo 29”, a decidere la contesa è stato il “solito” Heed.
La compagine di Pelletier ha cominciato in maniera titubante, ma con il passare dei minuti ha aumentato la pressione offensiva. Lo sforzo fisico si è fatto sentire nell’ultima frazione di partita, durante la quale ha prodotto poco ma si è difesa con ordine. Sul fronte biancoblù, invece, si è vista una squadra solida e capace di tener botta a lungo dinnanzi ai rivali. Tuttavia, a mancare sono stati, molto semplicemente, i gol.
LUGANO-AMBRÌ 3-2ds (1-0, 1-2, 0-0, 1-0)
Reti: 04’30” Wolf (Bertaggia) 1-0; 21’44” Novotny (Flynn, 5c4) 1-1; 24’10” Fazzini (Bertaggia, Loeffel, 5c4) 2-1; 26’15” Zwerger 2-2; 60’29” Heed (Boedker, Arcobello) 3-2.
LUGANO: Schlegel; Riva, Heed; Wellinger, Chiesa; Wolf, Nodari; Loeffel. Fazzini, Arcobello, Boedker; Lammer, Lajunen, Walker; Bertaggia, Herburger, Bürgler; Romanenghi, Sannitz, Traber; Vedova.
AMBRÌ: Ciaccio; Dotti, Fora; Fischer, Fohrler; Ngoy, Hächler; Pinana. Zwerger, Müller, Nättinen; Horansky, Flynn, Rohrbach; Kneubühler, Novotny, Dal Pian; Grassi, Kostner, Trisconi; Goi.
Penalità: 3x2’+1x10’ (Chiesa) Lugano; 6x2’ Ambrì.
Note: Cornèr Arena, 0 spettatori. Arbitri: Stolc, Mollard; Cattaneo, Kehrli.