Raggiunti a due secondi dal 60' da Nygren, i bianconeri sono riusciti a conquistare la vittoria al supplementare
di Alex Isenburg
LUGANO – A due settimane di distanza dalla sconfitta di Friborgo, il Lugano è tornato sul ghiaccio e lo ha fatto sulla propria pista, battendo per 4-3 il Davos al supplementare. I bianconeri, dopo il periodo forzato di quarantena, si sono presentati con una formazione priva di Wellinger e Bertaggia (ancora positivo al virus) e con le prime due linee leggermente rimescolate, ma sono comunque riusciti ad avere la meglio della compagine guidata da Wohlwend.
Nei primi minuti di partita le due compagini hanno creato diverse situazioni favorevoli per parte, senza però riuscire a passare a condurre le danze. Dalla parte dei padroni di casa è stato soprattutto Suri a mettersi in luce, ma il numero nove non è stato in grado di gestire al meglio le due chances capitategli sul bastone. Sul fronte grigionese invece le migliori occasioni sono nate durante le situazioni di powerplay, ben orchestrate da Corvi, che giostrando da playmaker ha messo in seria difficoltà il “box” bianconero. Al 16’47” il Lugano ha aperto le marcature in seguito ad una penalità per aggancio ai danni di Nygren. I bianconeri hanno saputo sfruttare la superiorità numerica, gestita sin lì in maniera per la verità poco brillante, grazie al redivivo Bürgler, con un preciso one-timer dalla blu.
Nel periodo centrale la squadra di Pelletier ha ricominciato a spron battuto, trovando rapidamente il modo per superare nuovamente Mayer. Infatti, con una staffilata delle sue, è stato Fazzini, ben imbeccato dal topscorer (e capitano odierno) Arcobello, a trovare la via del raddoppio. Il resto della frazione è trascorso con poche interruzioni, con il Lugano che sembrava in grado di amministrare in controllo il doppio vantaggio acquisito. Tuttavia, ci ha pensato il giovane Knak a ravvivare il match, ponendo fine all’imbattibilità di Schlegel. Il numero 36 dei gialloblù, già segno nell’ultima partita dei grigionesi, ha approfittato al meglio di una situazione caotica venutasi a creare nello slot.
Nel terzo periodo è dapprima arrivato il pareggio di Thornton e poi il nuovo vantaggio di Suri. Partita finita? Nemmeno per sogno, a due secondi dal 60' Nygren ha infatti beffato i ticinesi portando le squadre all'overtime. Overtime nel quale la zampata decisiva è arrivata grazie ad Arcobello.
Il Lugano ha senza dubbio meritato questi due punti, giocando in maniera propositiva ma al tempo stesso disciplinato difensivamente, concedendo nel complesso poco ai propri rivali.
LUGANO - DAVOS 4-3 d.s. (1-0, 1-1, 1-2, 1-0)
Reti: 16’47” Bürgler (Kurashev, 5c4) 1-0; 26’18” Fazzini (Arcobello) 2-0; 36’04” Knak 2-1; 44'35'' Thornton (Nygren, 5c4) 2-2; 47'49'' Suri (Bürgler) 3-2; 59'58'' Nygren (Thornton) 3-3; 63'44'' Arcobello 4-3.
Lugano: Schlegel; Riva, Heed; Chiesa, Loeffel; Wolf, Nodari; Ugazzi, Antonietti. Carr, Arcobello, Fazzini; Suri, Kurashev, Boedker; Lammer, Herburger, Bürgler; Romanenghi, Morini, Walker.
Penalità: 5x2’ Lugano; 2x2’ Davos.
Note: Cornèr Arena, 3082 spettatori. Arbitri: Lemelin, Mollard; Wolf, Betschart