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HCAPSacrificio, valori e incognita Covid: «Stagione da affrontare con coraggio. Prevediamo una perdita tra i 2,5 e i 3 milioni»

29.09.20 - 22:11
L'Ambrì si è presentato in vista della nuova stagione, che sarà condizionata dalle situazioni legate alla pandemia.
TiPress
Sacrificio, valori e incognita Covid: «Stagione da affrontare con coraggio. Prevediamo una perdita tra i 2,5 e i 3 milioni»
L'Ambrì si è presentato in vista della nuova stagione, che sarà condizionata dalle situazioni legate alla pandemia.
Paolo Duca: «Non ci sarà la relegazione e questo modifica un po’ le dinamiche, ma la nostra strategia non cambia: vogliamo trasmettere emozioni».
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AMBRÌ - Complicata e ricca di incognite a causa del costante evolversi della pandemia, per l’Ambrì la stagione che scatterà tra meno di 48 ore sarà anche l’ultima nella vecchia Valascia. Prima di fare i bagagli e lasciare lo storico impianto, i biancoblù dovranno vivere un’annata atipica e fuori dall’ordinario, in cui le misure anti-covid la faranno da padrone.

«Sarà una stagione da affrontare con determinazione e coraggio, come in fondo ha sempre fatto l’Ambrì - ha esordito Filippo Lombardi nella conferenza di inizio stagione - Da tre anni e mezzo abbiamo iniziato a risalire la china migliorando il trend sportivo ed economico grazie a scelte oculate. Ora il covid ci ha frenato e ha messo tutti sotto pressione: non potevano non esserci delle conseguenze. Nel complesso stiamo però lavorando in prospettiva e, a questo proposito, la nuova pista sarà un plus. Invece di essere un macigno che pesa sulle nostre spalle, sarà un qualcosa che ci tira su».

A livello economico - per tutti i club - sarà un’annata difficile.
«Si prevede una perdita che andrà dai 2,5 ai 3 milioni di franchi - spiega il presidente - 1.5 milioni dovrebbe venire a mancare dal ticketing, mentre mezzo milione dagli sponsor e un altro mezzo da cibo e bevande. Faremo il possibile, ma la situazione è complicata per tutti e non è semplice chiedere aiuti».

Un aiuto importante è però arrivato da tutti i dipendenti, con dei tagli salariali del 22% per tutti coloro che guadagnano più di 84’000 franchi (tagli che riguardano la parte eccedente agli 84’000).
«Chi è sotto gli 84’000 franchi non ne viene toccato. A chi è sopra gli 84’000 verrà tolto il 22% dello stipendio lordo (della parte eccedente gli 84'000, ndr). Come società ci teniamo ad esprimere la nostra enorme gratitudine. Questo sacrificio permetterà al club di “recuperare” circa 1/3 della perdita prevista causa Covid. Un altro terzo dovremmo compensarlo con donazioni e un aumento di capitale, mentre la parte restante verrà probabilmente coperta con dei prestiti, che comunque bisogna restituire. Vorrei sottolineare che se le cose dovessero andare peggio del previsto, non chiederemo ulteriori sacrifici a collaboratori, staff e giocatori. Se invece dovessero andare meglio, ne riparleremo a fine stagione. Diciamo che sarà una sorta di rete di sicurezza verso il basso».

Prima di passare alla parte sportiva, il presidente ha voluto ringraziare anche i tifosi e tutti coloro che hanno lavorato in questa difficile situazione.
«Non è stato facile adattarsi alle nuove misure e intervenire sull’impianto, ma è stato fatto un ottimo lavoro. Vorrei sottolineare anche la nostra gratitudine verso i tifosi, che hanno dimostrato pazienza e attaccamento. Abbiamo venduto tutte le tessere disponibili. Ovviamente speravamo in una stagione di transizione più serena verso la nuova pista, ma sono convinto che tutti uniti potremo affrontarla bene».

La parola è poi passata al ds Paolo Duca, che dopo aver ringraziato le autorità per la loro collaborazione nella gestione della situazione legata al covid e al piano di protezione, si è focalizzato sulla parte sportiva.
«Quella alle porte doveva essere la stagione del consolidamento e della preparazione al trasloco nella nuova pista. Sarà ancora così, ma sarà anche un campionato caratterizzato dalle dinamiche legate alla pandemia. Le conseguenze sul budget erano inevitabili. Quest’anno la priorità deve essere spostata sulla sopravvivenza societaria, e non troppo sulla competitività. Non ci sarà la relegazione e questo cambia un po’ le dinamiche. Raggiungere la salvezza è sempre stato il nostro grande obiettivo delle ultime stagioni».

Non per questo vedremo un Ambrì “rinunciatario”.
«Non avere la retrocessione è un po’ un’arma a doppio taglio. Da una parte toglie un po’ di adrenalina, ma tutti sappiamo che era la scelta giusta vista la situazione in cui ci troviamo. Detto questo la nostra strategia non cambia. Il nostro obiettivo è portare in pista tutte le sere una squadra che trasmette emozioni. Vogliamo portare in pista i nostri valori e se possibile ispirare il pubblico. Vorremmo regalare una stagione di forti emozioni alla Valascia, nonostante tutte le difficoltà. Vogliamo farlo per poi portare le stesse sensazioni nella nuova casa».

Sulla stessa lunghezza d’onda il timoniere Luca Cereda.
«A qualcuno probabilmente non farà piacere sentirlo, ma l’Ambrì è e rimane un club di bassa classifica. Non ci arrendiamo e non andiamo in pista per perdere, ma prima lo capiamo e prima diventerà un nostro punto di forza. Quando si conoscono i propri limiti si vanno a cercare tutte le alternative per essere competitivi. Vale per i giocatori, lo staff, la dirigenza e il nostro tifo. Quando lo riconosceremo tutti insieme, potrà diventare il nostro punto di forza».

La chiusura è stata del pres Lombardi, che ha commentato la notizia di giornata (Spengler cancellata).
«Un peccato, ma capisco perfettamente la decisione degli organizzatori. Una Spengler con mille incognite, con meno tifosi e senza tutto quello che sta attorno - sarebbe mancata anche la sinergia con il Forum di Davos - non avrebbe avuto molto senso. Per noi la partecipazione dello scorso anno era stata importantissima anche per l’affetto dimostratoci dai tifosi di tutta Svizzera. Ora ovviamente resteremo in contatto».

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COMMENTI
 

GI 3 anni fa su tio
Spero che di "aria" ne abbiano a sufficienza......

cle72 3 anni fa su tio
Grande Ambri! Orgoglioso d'essere bianco blu.

Evry 3 anni fa su tio
Quante starnazzate, giò dò dida, fatti e non sparlate !!!!
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