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HCAP«Alla Valascia circa 2'300 spettatori»

02.09.20 - 16:42
Parola a Nicola Mona, direttore generale dell'Ambrì: «L'alcol? La notizia del divieto mi sembrava una barzelletta»
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«Alla Valascia circa 2'300 spettatori»
Parola a Nicola Mona, direttore generale dell'Ambrì: «L'alcol? La notizia del divieto mi sembrava una barzelletta»
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AMBRÌ - Occupazione al massimo dei due terzi dei posti seduti disponibili, obbligo di mascherina e vendita di alcol consentita. Sono queste le principali linee guida disegnate dal Consiglio Federale in vista della ripresa dei campionati di hockey e calcio. 

In casa Ambrì la soluzione di Berna è stata accolta con sollievo, ma nulla più... «Soddisfatto direi che è troppo. Parlerei però di sollievo, poiché i presagi erano ben più bui - le parole di Mona - Non dimentichiamoci infatti che, fino a qualche giorno fa, si parlava del 50%. Oggi invece siamo al 66% che per noi corrisponde a qualche centinaia di posti in più. Ad ogni modo siamo ben lontani dal 100%, sempre dei posti seduti, da noi auspicato». 

Quanti spettatori vedremo alla Valascia? «La modifica della pista ci porterà ad avere una capacità che va dai 3'300 ai 3'500 spettatori. Di questa disponibilità potremo usufruire del 66%, che corrisponde a circa 2'300 spettatori a match. Parliamo della metà della media spettatori che solitamente abbiamo alla Valascia».

Contrariamente alle ultime indiscrezioni, la vendita dell'alcol sarà invece consentita. Non male, visto che alla Valascia vengono serviti circa 45'000 litri di birra a stagione... «La notizia del divieto mi sembrava una barzelletta. La vendita di bibite e panini è un introito importantissimo che metterei sullo stesso piano della vendita dei biglietti. Nell'ordinanza si parla di alcol permesso, a condizione che il concetto di protezione venga mantenuto».

La mascherina sarà invece un "oggetto" che i tifosi dovranno abituarsi a portare con sé... «Le Leghe di calcio e hockey hanno voluto assolutamente inserire l'obbligo di mascherina, mentre per gli altri eventi l'obbligo non c'è. Questo è stato fatto poiché sappiamo che non sempre sarà possibile rispettare il distanziamento». 

Oggi possiamo dire che il 1. ottobre la stagione scatterà al 100%? «L'ingaggio d'inizio non è mai stato in discussione. Tutti quanti in Lega, all'unanimità, abbiamo deciso di cominciare la stagione all'inizio del mese prossimo. L'unico scenario che avrebbe potuto mettere in discussione tutto quanto era quello relativo agli 0 spettatori». 

Le perdite saranno sicuramente importanti. I giocatori sono pronti a fare uno sforzo verso il club? «Abbiamo esposto ai giocatori i vari scenari possibili, con tutte le conseguenze del caso. Posso assicurare che tutti i dipendenti sono disposti a fare la loro parte, calcoleremo le perdite previste e poi decideremo come agire».

Di seguito il comunicato emesso dall'Hockey Club Ambrì Piotta: 

L’Hockey Club Ambrì-Piotta comunica di aver preso atto dell’ordinanza del Consiglio Federale sui grandi eventi emanata oggi. Da questa l’HCAP declinerà il proprio piano di protezione e la richiesta di sfruttamento della capacità da sottoporre all’autorità cantonale competente.

Il club leventinese informerà sui dettagli circa lo svolgimento della stagione 2020/2021 e, più in particolare, sull’assegnazione dei posti ai propri abbonati non appena l’autorità cantonale avrà approvato la proposta HCAP.

Al momento, pertanto, non è possibile dare delle indicazioni precise. L’HCAP ringrazia di cuore tutti i propri sostenitori per la fiducia e la pazienza dimostrate nonostante le difficoltà e le incertezza della situazione.

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