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NATIONAL LEAGUECoronavirus & Bienne: «Dopo il coach si sono infettati alcuni miei compagni. È stata dura»

15.04.20 - 10:34
Fuchs: «Abbiamo avuto un po' di paura, anche perché siamo stati la prima squadra elvetica a confrontarsi con il Covid-19»
Keystone, archivio
Coronavirus & Bienne: «Dopo il coach si sono infettati alcuni miei compagni. È stata dura»
Fuchs: «Abbiamo avuto un po' di paura, anche perché siamo stati la prima squadra elvetica a confrontarsi con il Covid-19»
«Quarantena? Porto fuori il cane e mi diletto tra i fornelli. Sono diventato bravo a preparare soprattutto la pizza, il pane e la treccia»
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Il Bienne è una di quelle squadre che ha purtroppo dovuto fare i conti con il coronavirus.

Il mese scorso l'head-coach dei Seelanders Antti Törmänen è stato infatti il primo personaggio di National League a contrarre il Covid-19 e da quel momento è scattata la quarantena per tutta la squadra. «Ho vissuto una situazione che non mi sarei mai immaginato», è intervenuto l'attaccante del Bienne Jason Fuchs. «Da un momento all'altro siamo venuti a conoscenza, tramite un messaggio, della positività del nostro allenatore e non posso negare che la preoccupazione sia stata grande. In seguito alcuni miei compagni hanno iniziato a presentare sintomi e anche loro sono risultati positivi al tampone, ma non tutti hanno fatto il test perché in quel momento non ce n'erano abbastanza».

E a quel punto è scattata la quarantena... «Abbiamo preso ogni precauzione del caso e ci siamo messi tutti in isolamento per due settimane. Personalmente – al contrario di altri – non ho avuto nessun sintomo, ma essendo stato in precedenza tutti i giorni a stretto contatto con i compagni infetti, la probabilità che abbia contratto anch'io il Covid-19 è abbastanza alta. Inizialmente non è stata una situazione semplice da gestire. Abbiamo avuto un po' di paura, anche perché eravamo la prima squadra in Svizzera a confrontarsi con il coronavirus e le notizie che arrivavano dal resto del mondo non erano per niente tranquillizzanti. Fortunatamente adesso nel gruppo stanno tutti bene».

Come hai vissuto l'isolamento? «Gli unici “svaghi” che mi sono concesso sono state le brevi uscite fuori casa per portare il cane a fare i suoi bisogni, altrimenti in quei 14 giorni non sono nemmeno andato a fare la spesa. Per il resto nelle ultime settimane sono migliorato molto tra i fornelli. Mi piace trascorrere del tempo in cucina e sono diventato bravo a preparare soprattutto la pizza, il pane e la treccia. Sono soddisfatto dei miei progressi».

E mantenere la forma fisica non deve essere per niente evidente... «In questo momento è difficile svolgere al 100% la preparazione atletica. Si fa quello che si può andando a correre o facendo qualche giro con la bicicletta. Campionato? Il desiderio di tutti è quello di ritornare in fretta alla normalità, ma è più importante la salute dello sport. Adesso è necessario diminuire i contagi e... trovare il vaccino».

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COMMENTI
 

Zarco 4 anni fa su tio
Futuro hcl.....
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