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HCAP«Palestra, sofferenza, è tutto molto bello», Michael Ngoy tra progetti online e tanta voglia di hockey

03.04.20 - 21:11
Il 38enne si gode il presente, guardando al futuro senza paura: «Due anni fa ero pronto a chiudere, ero sereno».
keystone-sda.ch (ALESSANDRO DELLA VALLE)
«Palestra, sofferenza, è tutto molto bello», Michael Ngoy tra progetti online e tanta voglia di hockey
Il 38enne si gode il presente, guardando al futuro senza paura: «Due anni fa ero pronto a chiudere, ero sereno».
«Mia moglie è felice di poter rimanere ancora in Ticino ma le manca la famiglia; quando smetterò torneremo a Friborgo».
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AMBRÌ - Altro giro di giostra per Michael Ngoy, che come ogni anno - gli ultimi almeno - ha accarezzato l'idea di ritirarsi salvo poi decidere di continuare a divertirsi ancora per un po'. Fisico e motivazioni sono necessarie per pensare di competere ai massimi livelli. Fisico e motivazioni non mancano al 38enne, che dopo 225 match biancoblù in 4 anni ha voluto spostare un po' più in alto l'asticella e ha accettato una nuova sfida.

«L'unico vero momento di distacco dal club è arrivato nell'estate 2018, prima che Fora partisse per l'America – ha raccontato proprio il difensore – io volevo rimanere ma in squadra c'erano già tanti difensori... ».

Poi è arrivata la chiamata NHL per il compagno.
«Big Mike è andato e io ho trovato l'accordo per una stagione».

Anche nel 2019 qualche pensierino sul dopo-hockey lo hai fatto...
«Avevo un progetto e la priorità era quella di prepararmi per il post-carriera. Ma il tentennamento è durato pochissimo: ho infatti presto capito che lo sport e questo progetto, che potevo portare avanti a distanza, erano compatibili. Allora continuare, tenuto conto del fatto che le motivazioni erano grandissime, è diventato naturale».

Un contratto annuale alla volta...
«Ma è giusto che sia così. A 25 anni puoi immaginare di giocare ancora 8-10 anni. Alla mia età però anche un biennale è tanto. Come puoi prevedere quello che accadrà?».

Come puoi prevedere di essere ancora competitivo?
«Serve la voglia, ma quella non manca, come anche il fisico. E anche in quel caso ci sono. Sono fortunato, perché ho dei buoni geni, però ho pure lavorato tanto e molto duro per arrivare e poi mantenermi a un certo livello. Da sempre curo con grande attenzione la preparazione. Mi piace la palestra, mi diverto nei camp estivi. La sofferenza... è tutto molto bello».

E ti “aiuta” a rimanere competitivo.
«Inutile girarci intorno. In questo hockey, ad Ambrì soprattutto, dove con Cereda gli allenamenti sono molto duri, posso ancora giocare perché sono molto veloce. Non segno tanto ma con il mio pattinaggio riesco ancora a stare a un buon livello».

Non sei solo molto veloce, sei il più veloce...
«Nella squadra? Non mi piace vantarmi, però sì, quella è una mia caratteristica. Lo ero da giovane. Poi ancora a 32 anni, poi a 35, poi ancora a 38... è sempre una sfida. Ed è sempre una soddisfazione quando riesco a sorprendere un compagno molto più giovane. Come è soddisfacente vedere che è praticamente da 20 anni che riesco a mantenere questo livello».

Potresti andare avanti ancora per molto.
«Fisicamente almeno per 3-4 anni. Ma non è il caso di pensarci adesso o di guardare troppo in là. Ho voglia, ci sono, gioco».

La tua è più voglia di esserci o paura di smettere?
«L'estate della partenza di Fora, prima della chiamata di Duca, ero pronto a chiudere la carriera. Ero sereno e anche curioso di vedere cosa mi avrebbe riservato la vita “dopo”. Quindi no, nessuna paura».

Magari allora è tua moglie che ti vuole fuori casa ancora per un po'...
«Lei è contentissima di poter continuare a godersi il Ticino con i nostri figli, i tre piccolini e il quarto che sta per arrivare. Qui è bellissimo e per questo è felice dell'opportunità che ho avuto. Quando smetterò però sarà contenta lo stesso: potremo tornare a Friborgo, dove abbiamo casa, e potrà stare vicino alla sua famiglia, che le manca molto».

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COMMENTI
 

Evry 3 anni fa su tio
non solo, perchè sei migliore del capitano...... auguri

Bibo 3 anni fa su tio
Risposta a Evry
Peccato che Bianchi non giochi in difesa...il bel tacere non fu mai scritto...
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