I biancoblù hanno cominciato il back-to-back con il Rapperswil in modo orrendo e lo hanno chiuso con un gran sorriso
AMBRÌ - L'Ambrì è uscito dalla doppia sfida con il Rapperswil con tre punti in tasca.
Il bottino è da considerare ricco o insoddisfacente? Di certo c'è che tra sabato e domenica i biancoblù hanno mostrato due facce diversissime. Sono stati brutti, lenti, disorganizzati, poco ispirati e poco convinti nella prima partita, quella giocata alla Valascia. Sono invece stati attenti e compatti, affamati, grintosi e soprattutto cattivi nella “rivincita”, quella disputata nella tana dei sangallesi. Hanno perso in casa, sprecando un'occasione colossale per affossare definitivamente le speranze di Cervenka e compagni, ma si sono rifatti in trasferta, tornando in scia alle squadre che corrono per i playoff. Se si deve muovere una critica nei confronti dei leventinesi, si può tirare in ballo quel "mentale" che tante volte ha invece fatto la differenza - in positivo - nel recente passato: l'approccio al primo match del weekend è stato sbagliato. Se si deve invece riconoscere un pregio alla truppa sopracenerina, non si può non applaudirne il carattere mostrato. Un risultato negativo nella seconda partita sarebbe stato la pietra tombale su ogni tipo di ambizione; la reazione, veemente, prodotta sul ghiaccio ha invece nuovamente mischiato le carte sul tavolo, riconsegnando ai biancoblù il diritto di sognare.
Archiviata una striscia negativa che stava cominciando a diventare indigesta, oltre a ingrassare la propria classifica con i tre punti sangallesi l'Ambrì si è guadagnato il diritto di vivere giorni tranquillissimi. Giorni di lavoro che porteranno alle difficili sfide - in programma nel prossimo weekend - a Zugo e Bienne. Sarà un altro fine settimana di grande passione.