Il portiere, legatosi al Ginevra, saluterà i biancoblù a fine stagione. Paolo Duca, ds dell’Ambrì: «Avremmo voluto tenerlo, ma rispettiamo la sua scelta»
AMBRÌ - Continua il valzer dei portieri, che in questi giorni ha visto il passaggio di Niklas Schlegel a Lugano - con effetto immediato - e Robert Mayer da Ginevra a Davos, dove giocherà dalla prossima stagione. Proprio le Aquile, per spalleggiare il 23enne Gauthier Descloux nel prossimo campionato, hanno pescato in casa Ambrì ingaggiando l’esperto Daniel Manzato. Sicuramente una perdita per i biancoblù, che con la coppia Conz-Manzato avevano le spalle coperte.
«È un peccato perdere “Manza”, chiaramente avremmo voluto tenerlo ma purtroppo ha deciso altrimenti - esordisce Paolo Duca, ds dell’Ambrì - Insieme a Conz forma un duo molto affidabile che ci dà delle belle garanzie: adesso stiamo cercando una soluzione altrettanto valida per il futuro. Abbiamo già valutato diverse opzioni, ma per ora non si è ancora presentata quella che fa al caso nostro».
La sua partenza è una sorpresa?
«No, è sempre stato molto onesto e trasparente. Con lui avevamo iniziato presto le discussioni per un possibile rinnovo, ma ha sempre espresso il desiderio di tornare in Romandia. Lo sapevamo da tempo e rispettiamo la sua scelta».
Una scelta di vita, non legata al denaro. A 35 anni strappare un contratto annuale, più opzione per un ulteriore campionato, non è comunque scontato.
«Chapeau, se l’è meritato. È un grande professionista e sono certo che, con noi, continuerà a dare il massimo ogni giorno sino a fine stagione».