Finito ko nel derby, il Lugano di Kapanen ha perso 7 delle ultime 8 partite. Tutto il gruppo, unito, deve remare nella stessa direzione per risollevarsi
LUGANO - Amnesie, incertezze, errori che vanificano anche quanto di buono messo sul ghiaccio e rendono difficile arrivare al successo. Per il Lugano di Kapanen è un momento complicato, con problemi ricorrenti e ben 7 sconfitte nelle ultime 8 uscite. Dopo la boccata d'ossigeno arrivata con la vittoria interna contro il Rapperswil - piegato 5-1 alla Cornèr Arena -, Fazzini e compagni non hanno saputo confermarsi rimediando subito un nuovo ko. E lo stop di sabato è di quelli dolorosi, poiché arrivato nel derby contro i biancoblù, che di fatto avevano già aperto la serie negativa del Lugano superandolo ai rigori lo scorso 29 ottobre (da lì in poi i sottocenerini si sono "persi" e hanno raccolto la miseria 3 punti in sette partite).
Il derby della Valascia, caratterizzato anche dalle condizioni del ghiaccio che hanno fatto arrabbiare i bianconeri per alcune infiltrazioni d'acqua, ha mostrato un Ambrì più solido e affamato. Trascinati da un grande D'Agostini, i biancoblù si sono imposti 3-2 in rimonta sfruttando i troppi errori di un Lugano poco pungente e indisciplinato. E adesso? Persa l'efficacia di inizio stagione, quando la truppa di Kapanen riusciva ad esprimere un gioco a tratti convincente, bisogna davvero rimboccarsi le maniche. Tutto il gruppo, unito, deve remare nella stessa direzione per superare questo momento di difficoltà e trovare costanza. Il potenziale c'è e la classifica resta molto stretta, ma serve un deciso cambio di marcia per evitare brutte sorprese.