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NATIONAL LEAGUE«C'era un po' di timore, ora tanto entusiasmo. Wingels & Co? Come locomotive»

19.11.19 - 09:01
Il nuovo Ginevra targato Emond-Cadieux si trova nei piani alti. L'ex coach dei razzi: «Siamo all’inizio di un nuovo ciclo, il lavoro sta dando i suoi frutti. Lugano? Fa fatica, ma il potenziale c'è»
Keystone
«C'era un po' di timore, ora tanto entusiasmo. Wingels & Co? Come locomotive»
Il nuovo Ginevra targato Emond-Cadieux si trova nei piani alti. L'ex coach dei razzi: «Siamo all’inizio di un nuovo ciclo, il lavoro sta dando i suoi frutti. Lugano? Fa fatica, ma il potenziale c'è»
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GINEVRA - Terzo in classifica con 34 punti in 21 partite, il “nuovo” Ginevra targato Emond-Cadieux sta convincendo e guadagnando sempre maggiori consensi, spinto da un vento d’entusiasmo. «In pochi a inizio stagione avrebbero scommesso su di noi, in pochi credevano che potessimo trovarci in questa posizione - esordisce l’ex allenatore dei Rockets Jan Cadieux, che alle Aquile ricopre il ruolo di assistant coach al fianco di Patrick Emond - Ci sono stati parecchi cambiamenti e resta tanto lavoro da fare, ma per ora è una bella soddisfazione trovarci qui. Dopo un buon inizio abbiamo avuto un piccolo calo, ma poi ci siamo ripresi e siamo ancora nella parte alta della classifica».

A Ginevra si respira un’aria positiva. 
«C’è tanto entusiasmo - conferma il 39enne - Siamo all’inizio di un nuovo ciclo e in estate il volto della squadra è cambiato parecchio. Siamo il gruppo più giovane del campionato, ma siamo partiti subito col piede giusto. In estate c’era un po’ di timore, non c’era la certezza di poter fare bene, ma il lavoro sta dando i suoi frutti. Adesso c’è tanta positività».

A livello personale come sta andando?
«Sono felice di lavorare a Ginevra, è un'ottima opportunità. Sento la fiducia del club e mi dedico principalmente al lavoro individuale con i giocatori. Analisi video e preparazione dei match, studiando gli avversari. Anche come staff siamo uniti e stiamo facendo un bel lavoro di squadra».

Il club ginevrino può contare su 4 stranieri di assoluto valore. Wingels, Winnik, Fehr e Tömmernes stanno facendo la differenza.
«Sì, ci hanno già dato tanto. Per un gruppo come il nostro è davvero importante. All’inizio di un ciclo avevamo bisogno di leader capaci di togliere anche un po’ di pressione ai più giovani. Abbiamo dei giocatori d’esperienza, delle vere locomotive che trascinano il gruppo».

Un giovane che si è già messo in grande evidenza è il difensore Simon Le Coultre, 20enne reduce da tre stagioni oltreoceano con i Moncton Wildcats (QMJHL).
«Lo scorso anno ha fatto benissimo anche al Mondiale U20; conoscevamo il suo talento. In questi mesi ha fatto tanti progressi anche a livello di maturità. C’è stato un grande cambiamento e siamo molto contenti del suo sviluppo. Grazie al lavoro quotidiano sta andando anche oltre le nostre aspettative».

Tornando alla stretta attualità, questa sera il Ginevra ospita il Rapperswil. 
«Nell’ultimo match, a Davos, abbiamo vinto perché abbiamo fatto tante cose giuste. Contro il Rapperswil servirà lo stesso hockey, con un gioco duro e tanta intensità. Dobbiamo lavorare sulla costanza e prendere partita dopo partita, concentrandoci su noi stessi a prescindere dall’avversario di giornata. Il campionato poi è estremamente equilibrato, non c’è mai una serata facile».

A Jan Cadieux, ex Lugano e reduce da due stagioni al timone dei Ticino Rockets, chiediamo un commento sulle due ticinesi. Iniziamo dall’Ambrì, che lotta e lavora molto, ma rispetto allo scorso anno ha perso pedine importanti ed è meno incisivo.
«La loro mentalità però è rimasta identica e questo fa dell’Ambrì una squadra difficilissima da affrontare. Se non sei pronto sia mentalmente che fisicamente, diventa dura. Contro di loro abbiamo sempre fatto tanta fatica. Hanno avuto sfortuna a livello d’infermeria e questo credo abbia influito sulla loro classifica, ma quando recupereranno altri elementi di peso penso che proseguiranno la stagione in crescendo».

Da parta sua il Lugano di Kapanen, reduce da 5 ko filati, sta facendo molta fatica.
«Anche noi abbiamo attraversato un momento complicato, ma fa parte dei cicli di una stagione. Bisogna gestire gli alti e bassi, facendo in modo che i momenti di crisi o difficoltà non durino però troppo a lungo. So che il Lugano sta facendo fatica, ma il potenziale c’è ed è una squadra molto pericolosa. Quando sta bene può battere chiunque. Nel complesso, le nostre partite con le due ticinesi, sono state tutte combatte, ma devo ammettere che abbiamo anche avuto anche un pizzico di fortuna nel vincerle tutte e quattro... (ride, ndr)».

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