L'ultimo posto in classifica è un risultato preoccupante per una squadra che già sta spingendo il piede sull'acceleratore
AMBRÌ - Due prestazioni imperfette, due risultati negativi e la situazione dell'Ambrì, a lungo mantenutosi faticosamente in linea di galleggiamento, ha preso una brutta piega. Diversissime tra loro - netta la prima, quasi casuale la seconda - le due sconfitte patite nel weekend hanno spinto i biancoblù un po' più lontani dalla riga. Soprattutto però hanno fatto crescere in loro qualche dubbio, riguardante una competitività sperata ma che, al momento, sta faticando a essere mostrata.
Sul ghiaccio, i sopracenerini consumano fino all'ultima goccia la benzina di cui dispongono. Frenati dai troppi infortuni e da qualche singolo non sempre all'altezza, stanno in ogni caso faticando a tenere il ritmo delle squadre di National League sulle quali, a inizio anno, pensavano di poter fare la corsa. C'è una soluzione, un modo per far girare la stagione? L'Ambrì dovrebber riuscire a essere più efficace e concreto. È facile dirlo; meno, molto meno, metterlo in atto. Ritrovato Conz e abbracciato Upshall, Cereda ha un paio di frecce in più a sua disposizione. È un inizio. Per pensare di far correre più veloce una macchina che ha già il motore al massimo dei giri, il coach deve però riuscire a cancellare i cali di tensione nei 60' di match e, per prima cosa, avere buone notizie dall'infermeria. Finché la situazione sarà d'emergenza...