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SWISS LEAGUE«Rockets? Gettati alle ortiche punti pesanti. Gerrard il mio idolo»

17.10.19 - 07:00
Chiacchierata con Giona Bionda, attaccante dei Razzi: «Sono cresciuto a Bellinzona e il mio obiettivo è sempre stato quello di giocare ad Ambrì»
Ticino Rockets
«Rockets? Gettati alle ortiche punti pesanti. Gerrard il mio idolo»
Chiacchierata con Giona Bionda, attaccante dei Razzi: «Sono cresciuto a Bellinzona e il mio obiettivo è sempre stato quello di giocare ad Ambrì»
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BIASCA - Dopo un eccellente inizio di stagione - che ha portato i Rockets ad acciuffare punti anche contro squadre più blasonate - nelle ultime gare la formazione rivierasca si è un po' inceppata. I troppi cali di concentrazione accusati durante le singole partite sono spesso costati carissimo ai rivieraschi. Nonostante ciò coach Alex Reinhard continua a pigiare sull'acceleratore: c'è un progetto da portare avanti e ci sono dei ragazzi da far crescere. Tra questi c'è anche Giona Bionda: il 22enne attaccante ticinese si è espresso sul momento dei Razzi, ma non solo...

«Parlerei di un avvio di stagione mediocre - le parole di Giona Bionda - Abbiamo offerto delle buone prestazioni alternate ad altre non al nostro livello. Purtroppo abbiamo gettato alle ortiche dei punti pesanti, ma d'altro canto ne sono stati conquistati alcuni su piste difficili». 

Come ti spieghi quei cali di concentrazione che nelle ultime gare vi sono costati diversi punti?
«A mio avviso in certi frangenti delle partite pensiamo di aver già vinto. Sbagliando ovviamente. Ora, purtroppo, i punti persi iniziano già a farsi sentire e recuperarli non sarà di certo evidente».

Quest'anno la società ha ingaggiato due stranieri, il difensore Bartko e l'attaccante Gerlach...
«Possono solo farci del bene, aver inserito in squadra due giocatori con mentalità differenti e che conoscevano poco del nostro campionato ha portato una ventata d'aria fresca al gruppo. Dobbiamo però essere consapevoli che non possiamo dipendere solo da loro. Gerlach sta facendo bene, ma non può sempre risolvere lui le partite». 

Che tipo di allenatore è Alex Reinhard?
«È super preparato. Anche in tema di preparazione fisica è molto competente. Stiamo remando tutti nella stessa direzione, anche se ultimamente i risultati non arrivano. Differenze con Cadieux? Lo stile di gioco è molto simile. Quest'anno la squadra è più competitiva e le cose vengono un po' più da sé. Anche alla luce di ciò c'è maggior positività rispetto al passato...».

Ambrì è sempre nei pensieri di Giona Bionda... 
«Sicuro. Sono cresciuto a Bellinzona e il mio obiettivo è sempre stato quello di giocare ad Ambrì. A me, però, piace pensare a corto termine. Trovo che fare il passo in National League sia sempre più difficile al giorno d'oggi. Probabilmente prima di pensare ai biancoblù, dovrei fare un altro step in una squadra di Swiss League con qualche ambizione in più». 

Joël Neuenschwander - che sabato con l'Ambrì ha segnato il suo primo gol nella massima serie - dimostra che il passo è possibile...
«Sono d'accordo, l'occasione però bisogna meritarsela. Le cose non vengono dal nulla». 

Che giocatore è?
«È un grande lavoratore. È molto veloce e ha l'istinto del gol. Nell'arco di una partita non ha difficoltà a crearsi occasioni da rete, forse gli manca soltanto un pochino di freddezza sotto porta». 

Quando stacchi la spina dall'hockey, cosa ti piace fare?
«Amo dormire e mi piace seguire gli altri sport, soprattutto il calcio inglese. Sono un grande tifoso del Liverpool. Seguo anche la Serie A, visto che ho una squadra del fantacalcio da gestire. Il mio idolo? Senza dubbio Steven Gerrard, un leader incredibile». 

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