Christian Stucki, out da diverso tempo per un infortunio al ginocchio destro, ha iniziato un percorso riabilitativo a Bologna
BOLOGNA (Italia) – Finché non ci sarà qualcuno che gli dirà “Il tuo ginocchio non ti permette più di scendere in pista” Christian Stucki lotterà con tutti i mezzi per tornare a fare ciò che ama di più: giocare ad hockey. Ed è proprio questa smisurata passione che l’ha spinto ad intraprendere un nuovo percorso: da ieri, infatti, il 27enne si è trasferito presso la Isokinetic di Bologna (gruppo medico internazionale per la prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei traumi ortopedici e sportivi), centro all’avanguardia riconosciuto dalla FIFA nel quale diversi sportivi della vicina penisola ma non solo si recano con l’obiettivo di uscire come “nuovi”.
E Christian Stucki – da guerriero qual è – ha deciso di non farsi scappare questa opportunità: «L'ho cercata e voluta fortemente – le parole del diretto interessato – Negli ultimi mesi ho pensato a tante cose e, dopo un periodo di riflessione, sono riuscito a trovare delle risposte positive che mi hanno portato a rivalutare le mie priorità. E l'hockey rimane in cima alla lista...».
Un percorso duro, ma che non lo spaventa... «Mi allenerò 6 ore al giorno per 12 settimane in questa clinica privata, dove sei seguito da più persone che ti dicono quali esercizi fare e soprattutto come farli. Mi hanno coccolato sin da subito, già a partire dai primi colloqui che ho avuto sia sul posto che via mail. Insomma ci sono le basi per far guarire il mio ginocchio».
Da quel maledetto infortunio – patito durante un’amichevole estiva con la maglia dell'Ambrì – sono già passati due anni. Tutto questo tempo, tra dottori, operazioni e fisioterapia, non l’hanno comunque fermato… «Chiaro, non tutto è stato semplice, ma ora che ho avuto questa opportunità mi sono detto “perché non coglierla?”. I dottori hanno visitato il mio ginocchio, assicurandomi che ci sono opportunità di guarigione. È bastato questo per far sì che io dicessi “sì” a questo percorso. Non voglio avere rimpianti ed è per questo che sto provando tutto quanto possibile. L'hockey è sempre nella mia testa».
A Christian Stucki il ghiaccio manca tantissimo: «Eccome! Ora che inizio a leggere i primi articoli sulle amichevoli estive la sensazione di vuoto aumenta ancor di più, mi manca tanto la routine. Ma non ci voglio pensare troppo. Ho la fortuna di avere un corpo che mi sostiene, durante questi lunghi mesi ho cercato di mantenermi in forma il più possibile. Quel giorno in cui dovessi tornare ad allenarmi con una squadra non credo che ci metterei tanto a riprendere il ritmo. Sono pronto per questa battaglia...».