Paolo Duca ha spiegato l'ingaggio del centro statunitense: «Decisiva nella scelta la sua esperienza a Zugo. Se ci saranno le condizioni, potrebbe anche rimanere tutta la stagione»
AMBRÌ – Il serio infortunio che ha fermato Jiri Novotny – operatosi a luglio dopo essersi lesionato i legamenti del ginocchio sinistro – ha costretto Paolo Duca a tornare a sondare il mercato in cerca di uno straniero affidabile e “pronto all'uso”. Dal cilindro, il ds dell'Ambrì ha estratto il centro statunitense Brian Flynn, che fino a dicembre regalerà alternative e serenità a coach Cereda.
Assaggiate sia la NHL (64 punti in 282 partite) che la AHL (104 punti in 162 match), il 31enne nordamericano conosce bene il nostro hockey – e non avrà quindi bisogno di tempo per ambientarsi – per aver trascorso gli ultimi mesi dell'ultimo campionato a Zugo dove, tra regular season e playoff ha messo insieme 15 punti (9 gol) in 26 uscite.
«Il suo passato a Zugo è stato uno dei motivi per il quale abbiamo puntato su di lui – ha spiegato Paolo Duca – Trovare, a questo punto, un ragazzo che già conosceva il nostro hockey e disposto ad accettare un contratto su quattro mesi non era semplice. Per questo siamo felici di aver convinto Brian, un giocatore ottimo negli ingaggi, bravo nel pattinaggio, gran lavoratore e soprattutto uomo squadra».
Un contratto annuale non era possibile?
«No perché recupereremo Jiri a novembre».
Perché, dunque, tenere un'opzione sul contratto di Flynn fino al termine dell'anno?
«Perché davvero non si può sapere quel che accadrà da qui a tre-quattro mesi».
Novotny potrebbe non recuperare. O Flynn fare benissimo...
«Per esempio. O anche qualche altro dei nostri potrebbe avere problemi. Un nuovo straniero, alla fine, serve quasi sempre. Ci è quindi sembrato logico lasciare aperta ogni possibilità con Brian. Vediamo cosa accadrà: se ci saranno le condizioni Flynn potrebbe anche restare per tutta la stagione».
Quando sarà a disposizione di coach Cereda?
«Volerà domenica. Lunedì dovrebbe già essere presente agli allenamenti».