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SWISS LEAGUEReuille e l'eterno richiamo del ghiaccio: «Non mi vedevo in questa veste, ma...»

18.06.19 - 10:31
Parla il vice-coach dei Rockets: «Vedendoli tutti giorni avrò un rapporto diretto con i giocatori, non li incontrerò soltanto in ufficio»
TiPress
Reuille e l'eterno richiamo del ghiaccio: «Non mi vedevo in questa veste, ma...»
Parla il vice-coach dei Rockets: «Vedendoli tutti giorni avrò un rapporto diretto con i giocatori, non li incontrerò soltanto in ufficio»
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BIASCA - 1'035 partite in National League. Solo questo dato basta per capire quanto Sébastien Reuille sia un uomo di hockey. Di battaglie, in 20 anni di carriera, ne ha combattute a iosa. Ora - appesi pattini e bastone al chiodo - ha deciso di tentare una nuova avventura: quella del vice-allenatore. Il 37enne continuerà ad essere il responsabile Sport & Management del club rivierasco e, nel contempo, fungerà da braccio destro di Alex Reinhard (nuovo head coach dei "Razzi"). «Sono due le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare questa proposta: l'opportunità di crescita personale ma soprattutto l'opportunità di far maturare i giovani ticinesi. Voglio portare la mia esperienza al servizio di questa realtà», le parole di "Seba".

In passato l'idea di allenare non stuzzicava troppo il diretto interessato...
«Soltanto gli stupidi non cambiano mai idea. È vero, non aspiravo ad essere un allenatore, ma dopo aver ricevuto questa offerta mi sono detto che sarebbe stata una bella possibilità, anche per aprirmi nuove porte per il futuro. Quest'anno potrò scoprire un nuovo ruolo, continuando di pari passo a ricoprire la funzione di responsabile Sport & Management. Ciò vuol dire che, viste le due funzioni, potrei anche decidere di licenziarmi dal ruolo di vice-coach (ride, ndr). Battute a parte, sono davvero motivatissimo. Vedendoli tutti giorni avrò un rapporto diretto con i giocatori, non li incontrerò soltanto in ufficio».

Venerdì avete comunicato il nuovo allenatore: Reinhard
«È romando come me e ha già vissuto diverse esperienze a questi livelli. L'idea è quella di creare sin da subito un ambiente positivo. Non lo conosco personalmente, ma ho sentito ottime cose su di lui. Lo incontrerò domani (oggi per chi legge, ndr). Sicuramente con il suo aiuto tutto sarà un po' più semplice anche per me...».

Un progetto - quello dei Rockets - che fortunatamente è stato salvato...
«Siamo motivatissimi. Chiaramente puntiamo molto sull'aiuto dei club di punta, ci vorrà la collaborazione da parte di tutti. Siamo comunque sulla buona strada, tutti si stanno adoperando al massimo per far sì che questa realtà porti i suoi frutti. Tutti hanno bisogno di tutti, motivo per cui le parti in causa devono remare nella stessa direzione».

La rosa definitiva si conoscerà nelle prossime settimane...
«Si sta lavorando. Tanti giocatori arriveranno da Lugano, Ambrì e Davos. Inoltre verrà creato un gruppo Rockets, ma non sarà così numeroso visti i diversi elementi che giungeranno dalle squadre di National League».

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